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Ritorna il re di Musicanova

admin
Luglio17/ 2012

eugenio-bennato

di Matteo Dalena

E’ ufficiale, il Tarantella festival di Cauloniasi terrà nella cittadina della Locride dal 21 al 25 agosto. Ritorna il grande evento calabrese da sempre riconducibile al maestro Eugenio Bennato (che il 13 agosto suonerà al festival Euromediterraneo di Altomonte). E io l’ho preso in braccio il Re di Musicanova. E ho sentito tutto il “peso” dei Sud, dei briganti e delle streghe, dei vinti che popolano le sue canzoni. La storia pesa, e lui, cantore dell’orgoglio meridionale, lo sa. E mi chiede una mano, un braccio per scendere da un lato del palco senza scaletta. S’accende una sigaretta e, mentre si cambia d’abito perché il concerto di Montalto Uffugo sta per cominciare, parliamo di Sud e di poesia, di rime e documenti storici. Ci risentiamo il giorno seguente. Il maestro è carico per il concerto andato bene e perché, novello Polo, un lungo viaggio verso Est lo attende.

 

Il tuo nuovo disco s’intitola “Questione Meridionale”. In questi anni, davanti ad un pubblico sempre numeroso, canti di un Sud che “ci sta provando”. A che punto siamo? Quali cambiamenti secondo te?

 

Un cambiamento macroscopico e plateale. Una nuova presa di coscienza da parte di tanti giovani come voi, una cultura diciamo “tecnica” che parte dal dato di fatto che qualcosa sta cambiando. I modelli di ieri condizionano l’oggi, quelli di chi si sottrae alla logica imperante nei nuovi media, alla cultura dell’apparenza che regna nei talk show. E i nuovi briganti sono tutti quelli che resistono a questo appiattimento imperante.

La riscoperta della musica popolare italiana è anche la riscoperta di nuovi strumenti musicali. Alcuni di loro oggi stanno conoscendo una nuova vita artistica, tipo la battente solista di Loccisano. Come prevedi si svilupperà questo “nuovo che arriva da passato”?

 

Il punto nodale è la creatività artistica. Hai citato Loccisano, un musicista e artista, un creativo nel vero senso della parola che, appunto, cerca uno sviluppo attraverso la “creazione” e si lancia alla scoperta di nuove forme tecniche e compositive. Per farti un esempio: in Spagna si sta cercando di fare altrettanto attraverso la sperimentazione nel Flamengo. Io cerco di fare altrettanto con nuove composizioni che però si basano su modelli del passato.

 

Le tue impressioni, aspettative di questo lungo viaggio (in Corea) che, dopo tanto Sud, ti porterà ad Est. Da Sud ad Est, cambio di rotta anche in musica?

 

Ad ogni viaggio si parte con la speranza di un’esperienza nuova. Posso darti questa anticipazione: in questo viaggio, oltre a portare la mia musica e con essa emozioni, ritmi e questa “freschezza” che viene dal passato, quindi contaminazione reale della storia (come hanno fatto gli africani con il blues negli States) cercherò di ascoltare attentamente segnali musicali provenienti dall’Est. La parola esatta è contaminazione: una probabile doppia contaminazione dunque.

Salutandoci il maestro ragiona anche sul sistema dell’informazione, dei novelli Davide contro Golia…

 

Vi dico solo una cosa: il segnale che viene dal nostro Sud è forte e resiste ad ogni cosa. Resisterete.

 

Leggi l’articolo completo sulla nostra rivista:

http://issuu.com/mmasciatasampietrese/docs/mmasciata_luglio_2012

 

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