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Preso il boss che comandava in Piemonte

admin
Aprile25/ 2012

rocco trimboli

Il latitante Rocco Trimboli era a Casignana, nella Locride. Stanotte l’hanno sorpreso nel sonno, la cattura è stata rapida e spettacolare, non ha opposto resistenza, non avevi armi con sè. Due anziani pensionati, proprietari dello stabile nel quale si rifugiava uno dei fuggiaschi più pericolosi d’Europa, sono stati denunciati per favoreggiamento. Ma chi è Rocco Trimboli? Detto “Piseia”, è un boss di ’ndrangheta sul quale pendono accuse di narcotraffico e associazione mafiosa. Ha 45 anni ed è di Platì, è già stato in carcere fino al 2003. «Rocco Trimboli – ha affermato il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri – durante la latitanza, continuava a gestire gli affari della sua cosca nel Nord Italia, ed in particolare in Piemonte, dalla Locride, da dove non si muoveva per non perdere la sua leadership». La sua carriera criminale conosce la scalata all’inizio degli anni 2000, quando sotto i colpi di lupara bianca cadono tutti i principali esponenti del suo clan. Da elemento di spessore diventa capo, specialmente al ritorno dalle patrie galere continua ad amministrare i riti e gli affari della cosca che ormai allunga le mani fino al profondo nord del Paese, ma che mai stacca cuore e testa dall’Aspromonte. Sul suo letto sarebbero stati rinvenuti pizzini che adesso sono al vaglio degli investigatori e potrebbero portare a nuove scoperte (in questi anni sono 10 i bunker di Trimboli scovati dagli uomini del Ros). Insomma, per altri affiliati si fa più insistente la paura di vivere in un buco come i topi fino a quando le manette o la morte non verranno a liberarli.

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