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Switch off: un futuro che per ora sa di passato

admin
Giugno06/ 2012

switch-offf antenne

Arriva anche il Calabria la televisione digitale. Il fatidico momento dello switch off è partito dall’Alto e  Basso Jonio, mentre  il passaggio più impegnativo è in atto con la digitalizzazione nella zona della Sila e Presila, Cosenza, Valle del Crati, Pollino e Sibaritide. Per i telespettatori calabresi, i più poveri d’Italia secondo le stime ufficiali, la spesa potrebbe essere esigua: si tratta di adeguare gli impianti con spese che partono da circa 30 euro per l’acquisto di un semplice decoder, ma può arrivare anche a 150 euro nel caso in cui andrebbe rifatto l’impianto.

Purtroppo il passaggio, come è accaduto nelle altre regioni italiane, lascerà molte famiglie con lo schermo “nero”, con disagi soprattutto per i tanti anziani che non hanno provveduto per tempo ad adeguare l’impianto d’antenna e all’acquisto del decorder. La categoria suddetta, che già trovò difficoltà nell’addomesticare i vecchi telecomandi, si troverà davanti una marea di canali ai quali, probabilmente, non è interessata; e la ricerca dei canali “preferiti” sarà sempre più difficoltosa e complicata. Questo nelle migliori delle ipotesi. Le maggiori difficoltà si avranno infatti nei piccoli centri di montagna dove fino ad oggi la qualità del segnale analogico è stata pessima e nei condomini molto numerosi dove potrebbe esserci bisogno di impianti più sofisticati e per questo più costosi.

Un caso su tutti e proprio quello della presila cosentina e di San Pietro in Guarano, che si trova alle prese con un vero e proprio “buio” televisivo. Infatti, al momento, la ricezione Rai è pressoché nulla in più di metà del territorio per vicende antiche di problemi sul segnale tradizionale della Rai. Molti cittadini già provvisti di tutti gli impianti necessari, si trovano costretti a dover acquistare il “TV Sat” che anche secondo le voci ufficiali – e citiamo l’ingegner Demetrio Crucitti direttore della sede Rai Calabria, da noi interpellato – è la miglior soluzione per la visione dei canali Rai e Mediaset in zone d’ombra.

Una bella grana proprio all’inizio degli Europei di calcio, che potranno essere visti quantomeno in alcuni locali della zona che si sono organizzati. Altro che futuro, siamo tornati ai tempi in cui le grandi manifestazioni le si vedeva tutti insieme, perché la tv era una roba che solo i ricchi si potevano permettere di avere in casa. 


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