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Transumanze a voce rauca

admin
Agosto30/ 2012

1 transumanze

di Paolo Vigna

Per una voce rauca che era attesa ma è mancata, un’altra si è presentata in modo sgradito. Si sono conclusi i due grandi appuntamenti musicali della terza edizione di “Transumanze Sila Festival”, anche se non come erano previsti sul cartellone ufficiale.

Nella prima serata, quella del 23 agosto, oltre ai presenti Luca Madonia e Peppe Voltarelli, doveva esibirsi anche la premiata ditta Brunori Sas, ma sul palco al loro posto è salito Otello Profazio, per la delusione dei tanti fan accorsi a Camigliatello per il concerto. Pare che, a pochi giorni dal concerto (e a manifesti già stampati), l’accordo fra i produttori non si sia trovato. Fonti istituzionali ci hanno manifestato la comprensibile delusione per il fraintendimento e per il fatto che nemmeno nelle ultime ore sia stato possibile raggiungere un compromesso. Lo stesso Peppe Voltarelli, espostosi in prima persona per formare il cast della serata pare non abbia nascosto la sua amarezza per l’assenza, che certo si poteva gestire meglio, quantomeno dal punto di vista comunicativo. Otello Profazio si è difeso alla sua maniera sul palco, offrendo uno spettacolo di certo diverso ma comunque apprezzato dal pubblico, divertito dalle sue storiche e nuove simpatiche ballate. Luca Madonia, nella sua parte di show, ha incanta il suo ristretto pubblico ma non è riuscito a entusiasmare i tanti che non sono amanti della sua musica. Quanto a Peppe… inutile ribadirlo: è un tuono che scalda il pubblico con la sua voce e con il suo ritmo calabrese dal profumo sudamericano. Il tutto è stato impreziosito dall’esibizione, insieme agli ottimi musicisti toscani che lo accompagnano da tempo, di un chitarrista francese virtuosissimo (il nome è stato difficile da afferrare anche per la biascicata pronuncia del cantautore di Cariati). 

tonino carotone

Il secondo appuntamento, di certo il più atteso, è stato quello del 25 agosto. La Bandabardò si è esibita insieme a Tonino Carotone, ma anche in questo appuntamento non è mancata una “sorpresa”. Zio Tonino è stato l’indiscusso re del festival; ha aperto le danze con uno spettacolo di musica coinvolgente e simpatia gratuita: “Sembra sempre che non sappia quello che faccia…ma lo fa maledettamente bene!” diremmo citando alla meno peggio. Finita la prima parte dello spettacolo però, la sgradita notizia che nessuno si aspettava: Erriquez, il cantante della Bandabardò, ha voluto darla in prima persona quando, salito insieme agli altri componenti del gruppo, si scusa con il pubblico per l’assenza giustificata (dalle estenuanti tournèe del gruppo) della sua voce. Fatto sta che lo spettacolo inizia ugualmente, lui rivolge il suo microfono verso il pubblico di Lorica, che riesce a sovrastare le timidi voci degli improvvisati cantanti e grandiosi chitarristi “Orla” e “Finaz”. Il popolo del lago canta a a squarciagola tutti i brani, ma dopo soli tre pezzi Erriquez è costretto ad abbandonare il palco: è ammalato e si vede. Il concerto continua senza di lui e dopo un’ora (poco meno), la band non può che salutare il pubblico. Qui il delirio, per fortuna, di pochi: fischi e cori di insulti riescono però a farsi sentire fra gli applausi dei più.

Sotto il palco è un altro show: dopo le solite foto (l’attaccamento del pubblico per questo gruppo è dettato anche da questi consueti gesti), ritornano a farsi sentire le contestazioni di un gruppo di dieci persone (poco più o poco meno). Nei fumi del’alcol e nell’umidità del lago si intravedono sincere l’amarezza e la rabbia della band per la contestazione. Per fortuna tutto si placa presto e la Bandabardò lascia tutti con la promessa di fare di tutto per ripetere l’unica tappa calabrese del 2012.

Però Transumanze è stato soprattutto e non solo questo, visto che le parole chiave erano anche tante altre: territorio, natura, cibo, cultura, viaggio e sport. Nulla di tutto ciò è mancato negli appuntamenti giornalieri di questo festival che sta diventando, anno dopo anno, un appuntamento importantissimo per gli amanti, non solo del cibo, del territorio e del paesaggio silano, ma soprattutto della cultura.

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