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Capossela: “Lo spettacolo l’ha fatto Cosenza”

adminwp
Gennaio01/ 2014

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Di solito cerco di portare il pubblico dentro lo spettacolo che ho preparato per lui, stasera è stato il contrario. Lo spettacolo l’ha fatto Cosenza. Ci siamo divertiti davvero tanto”. Vinicio Capossela, su una poltroncina con addosso ancora la maglia celebrativa del centenario del Cosenza Calcio, è stravolto e contento. Sono ormai le cinque di notte nel teatro Rendano e fuori dalla sua porta e un gran via vai. Scherza con tutti, ride di gusto mentre chiede a tutti com’è andata e racconta come ha trascorso tutto il suo capodanno cosentino. Relax meritato per lo Sciamano d’Hannover. Ha suonato insieme alla Banda della Posta di Calitri per il veglione di piazza XV Marzo dall’1:23 fino alle 4:32 del primo gennaio 2014, senza mai fermarsi.

Prima delle prove generali delle 18 e 30 guardava soddisfatto lo scenario offerto dalla piazza vuota ed illuminata descrivendo a chi lo seguiva qualche passo indietro, con parole a bassa voce e con il dito della mano sinistra a disegnare, come sarebbe potuta venire l’esecuzione di “Ovunque Proteggi” di qualche ora dopo. E’ calmo e soddisfatto, poi arriva la notte. Barcolla traballa sul dorso della folla. Il Gioia Capossela accompagna i balli da sala dei maestri di Calitri, paese irpino dov’è nato il padre Vito, e si scatena omaggiando a suo modo la tradizione meridionale (straordinario duetto con Francesco Loccisano da Gioiosa Ionica che avevamo annunciato in anteprima QUI). Raro il trasporto con cui si è calato nelle pillole del suo repertorio storico. La piazza e non solo ha apprezzato: ballando questo veglione fino al delirio in una festa obbiettivamente memorabile. Ma non solo Capossela: da Ivan Cattaneo a Mirko Kiave decine di migliaia di persone riversatesi per le strade della città grazie ad un clima, anche atmosferico, accogliente. Alle prime luci del giorno stazioni affollate, a dimostrazione che gli eventi si sono fatti attrazione.

NOTE DOLENTI Non sono mancati i punti critici, le cose da migliorare per fare del Capodanno di piazza cosentino, già un’istituzione riconosciuta, un vero fiore all’occhiello per la Calabria. Primo: servizi igienici sempre carenti. Pubblici non se ne trovavano, se non per i pochissimi che, avendo assistito al concerto dalle sue balconate, avranno potuto usufruire di quelli del Palazzo del Governo. C’è da dire che ci sono anche molti esercenti pronti ad accogliere i soldi dei tanti avventori del Primo dell’anno ma non ad offrirgli servizi che dovrebbero essere garantiti per legge. La stessa legge (anche quest’anno di fatto inapplicata l’ordinanza del Comune) che dovrebbe vietare almeno la vendita per strada dei botti. Alla mezzanotte assistere al fuggi-fuggi dei turisti su Corso Telesio per salvarsi dai petardi ci ha fatto illudere di essere inviati di guerra.

Poi è iniziato il nuovo anno, buon 2014.

hanno ballato, bevuto, collaborato

Alfredo Sprovieri Paolo Vigna Matteo Dalena Michele Presta

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