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LA PROTESTA | L’Ora della Calabria è occupata

adminwp
Aprile25/ 2014

occupazione lora

Da “caccia ‘sta cazz’i notizia” a “caccia stu cazz’i giornale“, a due mesi dal caso del cinghiale il giornale che l’ha fatto venire fuori è stato chiuso. Ma i giornalisti de L’Ora della Calabria non ci stanno, e ancora una volta resitono. A seguito della conferenza stampa con il segretario e vice presidente nazionale dell’FNSI Carlo Parisi, con il direttore Luciano Regolo e dei componenti del Comitato di Redazione, è stata decisa a larghissima maggioranza la prosecusione dell’assemblea permanente e lo stato di occupazione della redazione centrale di Rende.

Si è deciso così di reagire alla censura imposta dal liquidatore della società editrice C&C, della famiglia Citrigno, Giuseppe Bilotta, che alla proclamazione di tre giorni di sciopero ha comunicato ai lavoratori al cessazione delle pubblicazioni del giornale e l’oscuramento del sito internet, paventando di fatto con la comunicazione delle ferie coatte ai giornalisti la procedura di licenziamento di massa. Siamo di fronte ad una protesta di carattere storico per il giornalismo calabrese, decisa in un giorno dal forte impatto simbolico come il 25 aprile. Il direttore Luciano Regolo ha parlato di una nuova Liberazione per il giornalismo calabrese e la società civile che in queste ore ha dimostrato la propria solidarietà ai giornalisti in protesta con una marea di commenti sulla pagina Facebook “L’Ora siamo noi” aperta dai giornalisti in agitazione in questi giorni e arrivata in tempi record a quasi 9mila “mi piace”.   

confstampa lora

DI SEGUITO IL COMUNICATO STAMPA DEL CDR DE L’ORA:

I giornalisti dell’Ora della Calabria, riuniti in assemblea permanente dallo scorso 18 aprile al termine della conferenza stampa odierna alla quale ha partecipato il segretario regionale e vice segretario nazionale dell’FNSI, Carlo Parisi, hanno deciso a larghissima maggioranza di occupare la sede centrale della redazione a Rende (Cs). Tale decisione è una forma di protesta contro la brutale chiusura del giornale e l’ostinata volontà del liquidatore della società editrice dell’Ora, Giuseppe Bilotta, di rimuovere l’illegittimo oscuramento del sito internet. Il liquidatore, inoltre, nella giornata di ieri senza alcun preavviso ha imposto il godimento forzato di 15 giorni di ferie e ha annunciato l’avvio della procedura del licenziamento collettivo. Durante l’occupazione la redazione promuoverà dibattiti sulla libertà di stampa e procederà con i propri mezzi a informarne quotidianamente la comunità dei lettori“.

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