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CROWDFUNDING | Un ricercatore calabrese sulle tracce di Benveniste

mmasciata
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Maggio19/ 2015

Quando la ricerca scientifica si finanzia dal basso. Ce n’eravamo già occupati per sostenere la ricercatrice dell’Università della Calabria Mina e il suo progetto di ricerca in Ecuador, oggi vi parliamo di un percorso per certi versi opposto. Alessandro Chidichimo, laureato dell’Unical in forza all’Università di Ginevra, ha lanciato dalla piattaforma wemakeit una campagna di crowdfunding per poter condurre uno studio di ricerca su uno dei più grandi linguisti del XX° secolo.

benvenisteCome spesso accade per le grandi storie avvenute nel corso del XX° secolo di mezzo c’è una guerra mondiale e un mistero fittissimo. Emile Benveniste, di origini israeliane, ha passato 18 mesi in un campo di prigionia, la sua casa a Parigi è stata saccheggiata e i suoi manoscritti sono stati distrutti. Il periodo della guerra fu ovviamente difficilissimo, a seguito dell’occupazione di Lione da parte dei tedeschi Benveniste fu costretto a scappare e si avvalse dell’aiuto di un gruppo di contrabbandieri.
Perché finanziare il progetto? Perché il corso della vita di Emile Benveniste nel corso del conflitto è tutt’ora avvolto nel giallo; nonostante diversi autori si siano occupati della sua figura, tanto che la sua ultima biografia è datata 1983, mancano ancora tanti tasselli fondamentali per recuperare la sua storia. L’essersi rifugiato in Svizzera gli valse la sopravvivenza e proprio Svizzera e Francia saranno i territori maggiormente interessati dal progetto di ricerca condotto da Alessandro Chidichimo. Parte del finanziamento del fondo sarà impiegato per lo spostamento fisico nei luoghi di ricerca il rimanente sarà invece impiegato per le attività di scrittura, tutto come indicato dal progetto, com’è tipico della forma di finanziamento del crowdfounding.

In base alla quota della sottoscrizione il sottoscrittore sarà ricompensato in maniere differenti, dall’infinita gratitudine dell’autore alla cena direttamente offerta e cucinata dalle sue mani, ma l’obiettivo maggiore condiviso da chi partecipa al progetto è quello di veder documentata la ricerca su pubblicazioni scientifiche. Chidichimo, con un passato anche da giornalista, a quindici giorni dall’avvio della campagna è già a 2/5 della quota necessaria per coprire le spese della ricerca.

Il fund-raising ancora una voltasi dimostra in grado di sostenere progetti per i quali bisognerebbe chiedere maggiore attenzione. Ad un anno da progetti pilota come Universitiamo, il primo strumento italiano di crowdfunding gestito direttamente da un ateneo per sostenere la ricerca scientifica, è in crescita la fetta di studiosi che si rivolge a questi strumenti non certo per risolvere il problema dei pochi fondi destinati agli studi scientifici, ma di sicuro per provare a sostenere porzioni importanti di spesa e far conoscere a un vasto pubblico la genesi di una ricerca scientifica.

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Il collettivo Mmasciata è un movimento di cultura giovanile nato nel 2002 in #Calabria. Si occupa di mediattivismo: LA NOSTRA VITA E' LA NOTIZIA PIU' IMPORTANTE.

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