Il soul rimane ma c’è una decisa virata funk nel nuovo corso dei Soul Pains. Mattia Tenuta, o “Mister T” come lo chiama il resto della band, spiega il nuovo album dei Soul Pains “In the name of the Father“, title track (GUARDA) dedicata agli ipocriti come racconta il vocalist dal palco del Tau dell’Università della Calabria per la prima data del tour. Non è una passeggiata fare del soul in Italia, figurarsi poi a Sud dove quel tipo di note non sono proprio il prodotto più tipico delle sonorità territoriali. Mattia racconta come i Soul Pains hanno affrontato questa difficoltà tramutandola in risorsa, racconta la nuova formazione e il secondo album uscito da pochissimi giorni. L’esibizione al Teatro auditorium dell’Unical piace e a chi fa notare che una svolta funk non si può attuare senza un chitarrista in scena, i Soul Pains spiegano che è proprio questa una delle tante sfide che lanciano da uno dei Sud più Sud del mondo. E che il Padre benedica il loro cammino su questa strada.