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Eppure io l’ho vista la Primavera

adminwp
Maggio31/ 2013

wish party

di Luisa Massaro

Mica me la sarò sognata la primavera. In effetti se ci penso bene questo mese era iniziato in maniera piuttosto insolita per la nostra realtà: non più le tradizionali destinazioni costiere o silane e le loro infinite code in auto, ma le dimenticate sponde dei fiumi che bagnano l’area urbana.

Il Wish Park di Quattromiglia di Rende, un suggestivo ritorno al passato in stile “figli dei fiori” che ha indotto le testate giornalistiche locali a definire l’evento come una sorta di piccola Woodstock.

Ora guardo dalla finestra e mi chiedo se sia stato tutto un sogno hippie, quello.

Nonostante l’ampio spazio ombreggiato offerto dal lungofiume Emoli, era stato piuttosto difficile trovare un quadratino erboso da occupare. Spontaneità, era quella la parola chiave del successo del Wish Park rendese, partito dal basso e a costo zero. Con pochi elementi essenziali, come teli da mare, palloni, chitarre, bongos e tanto buon cibo fatto in casa, i protagonisti di questo evento sono riusciti a rendere indimenticabile la loro festa dei lavoratori, in stile rigorosamente suburbano.

È bastato poco perché si creasse un’atmosfera allegra e familiare, lontana dal tempo, dallo spazio e dagli affanni ai quali l’odierna società ci sottopone costantemente. La voglia di toccare con mano un’epoca ormai passata alla storia e della quale si è solo sentito parlare dai nostri genitori, si respirava nell’aria come una sorta di retrogusto: vestiti da hippy, occhialini in stile Janis e senso di libertà hanno reso possibile un tuffo nel tempo e per alcuni anche nel fiume.

wish2

Attraversando il ponte di legno che unisce le due sponde del fiume Emoli vedevi come due culture per molti versi antitetiche potessero tranquillamente convivere nello stesso spazio: ragazzi fortemente legati agli usi moderni si muovevano a ritmo della Disco contemporanea nello spazio antistante il DJ Set mentre, tutto intorno, neo-hippies si lasciavano rapire dalla magia della natura a suon di bongos e didgeridoo.

Chissà che il Wish Park, da evento occasionale o esperienza metacognitiva personale (fatemi sapere), ritorni ben presto un appuntamento fisso dell’imminente stagione, magari capace di allietare anche gli studenti fuori sede dell’Unical spesso relegati nel nulla del campus universitario durante le sessioni estive.

Pare che già domenica ci proveranno con il supporto dell’amministrazione comunale, eppoi tutte le domeniche di giugno.

Certo, a patto di riavere il sole.

adminwp

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