
Ne sono certo: Cosenza con il grande Giuseppe Carrieri avrebbe vinto il Nobel per la Letteratura, ma la sua candidatura venne boicottata, gli venne preferito un prelato. A rivelarlo molti anni dopo è il premiato scrittore storico e giornalista Coriolano Martirano, segretario perpetuo della gloriosa Accademia Cosentina e governatore emerito del Rotary Internazionale. L’occasione gliel’ha fornita San Pietro in Guarano, paese cosentino che diede i natali a Carrieri, che per la riapertura al pubblico di uno storico teatro (ex cinema Don Bosco) della parrocchia ha organizzato domenica 14 dicembre un incontro di studio sul poeta crepuscolare prima fila del futurismo italiano.
Peppino Carrieri, nato nel 1886 e morto nel 1968, è stato un grande poeta di respiro nazionale, avvocato e giornalista, primafila dell’ultima avanguardia italiana capace di sedurre il mondo. Emblematica dei tempi che viviamo la sua storia: dopo l’attività da studente a Roma con amore svolse l’attività forense e pubblicista nella città di Cosenza, nella quale fu consigliere comunale e assessore, per poi divenire, ad acclamazione, presidente della gloriosa Accademia; dopo la sua morte, nella città di Parigi s’istituì a suo nome un premio annuale di poesia a lui intitolato, da assegnare, ogni anno, al migliore componimento poetico sulle bellezze d’Italia, la Presidenza del Repubblica patrocinò fino ad un certo punto anche un premio nel capoluogo calabro, ma da un po’ di anni non se ne sa più nulla, quando la sua Cosenza ha persino dimenticato di intitolargli una strada, dopo che nel 1992 la prefettura ne aveva dato il placet. Persino una numerosissima commissione onomastica composta qualche anno addietro ha dimostrato, dimenticandosi persino di citarlo dopo mesi di riunioni e studi, come la Calabria non voglia fare i conti con una storia che dovrebbe invece renderla fiera.

A San Pietro in Guarano oltre al già citato Martirano, che ha regalato un ricordo personale molto caloroso al poeta Carrieri, di cui fu collaboratore, Rosellina Brun, Gianfranco Ventura e Maria Giustina Napoli hanno intrattenuto l’attenta platea con un convegno di studi approfondito e appassionato. L’amministrazione comunale ha da par suo annunciato, tramite l’assessore all’Istruzione Orena Ventura, una borsa di studio per le Terze medie dell’istituto comprensivo Luigi Settino e, alla presenza del sindaco Francesco Cozza, ha scoperto una nuova targa nella piazza principale, prima di inaugurare nel palazzo comunale una mostra sul futurismo italiano curata da un gruppo di giovani.
Un primo importante passo verso la riscoperta di uno dei più grandi letterati calabresi.