Malgrado la pioggia che c’ha presi tutti di sorpresa durante la terza serata de la Guarimba, Giulio Vita e i suoi Guarimberos ne escono, come dice lui stesso “rinfrescati” e pronti a continuare dritti fino alla serata finale. Sarà poi compito dei membri della giuria, a cui si spera la pioggia abbia schiarito le idee, giudicare i corti e scegliere i migliori per ogni categoria;
Best Short Film Award (1000 euro + trofeo)
Best Documentary Award (1000 euro + trofeo)
Best Stop Motion and Animated Short Film Award (500 euro + trofeo)
Best Filmmaker Award (trofeo)
Best Script Award (trofeo)
Best Photography Award (trofeo)
Best Editing Award (trofeo)
Best Sound Quality Award (trofeo)
Best Actor Award (trofeo)
Best Actreess Award (trofeo)
Amantea’s Choice Award (trofeo)
“Non è stato facile scegliere” – afferma Vigalondo, Regista candidato al premio oscar e giurato de la Guarimba – “di solito diciamo sempre così, ma alla fine sappiamo che ce ne sono di merdosi e di buoni. Questa volta non è così, è stato difficile davvero, credetemi”. Ma alla fine ce l’hanno fatta, per quanto difficile possa essere stato, il giudizio “irrevocabile” – come lo definisce il sito de la Guarimba – è arrivato.
Ecco i film premiati dalla giuria e la motivazione:
ZOMBIE by David Moreno Pérez
Il primo corto ad essere premiato non è stato scelto dalla giuria, bensì dal pubblico a cui sono state affidate delle schede per votare il corto a cui conferire il “premio del pubblico” durante la prima giornata. E’ Zombie ad uscirne vincitore, portandosi a casa una vittoria schiacciante con 300 voti.
HOME Ruslan Magomadov
Motivazione: Per aver raccontato con valorosa sobrietà una storia su coloro che rimangono e muoiono nella propria terra natale. Una storia sulla casa e sul quanto possa essere difficile sopravvivere in una guerra. In un mondo in cui tutto è accelerato, Home preferisce la lentezza e i dettagli risaltando in tal modo la bellezza dell’osservazione.
Come to Venice by Benedetta Panisson
Per la lotta volta a togliere la benda dagli occhi a tutti coloro che non comprendono l’urgenza di riscattare questo monumento all’umanità salvando noi stessi dalla mercificazione della società.
Oh Willy! by Emma De Swaef & Mark James Roels
Per la sua capacità di spogliare l’anima umana, penetrare in una storia sulla perdita e l’incontro con la madre. Per la bellezza delle sue albe e la forza sconvolgente della storia.
Misterio by Chema Garcìa Ibarra
Per aver mostrato la vita familiare e quotidiana di una Spagna eccentrica e superstiziosa, raccontata con umorismo nero e un’impressionante messa in scena.
Buumes by Martin Guggisberhg & Guy Krneta
Per raccontare con ingegno una storia tra le più divertenti e originali.
Herr Schultzsticht in see by Frank Muller
Per l’esaustivo lavoro di documentazione e raccolta di video e fotografie in un complesso e artistico collage in questa storia sui sogni di un uomo.
Who’s afraid of the big black Wolf? by Mitja Licen
2012 | 18’ | Digital 2K | Colore | Svizzera
Per la bellezza delle sue immagini in questo ritratto umano e paesaggistico. Una tela che non distingue i colori.
La Ravadeuse by Danile Capeille & Francois-Xavier Belaby
2012 | 26’ | HD 1080p | Colore | Russia
Perl a sua capacità di riuscire a gelarci il sangue trasportandoci in questa tragedia rurale. Una Stop Motion sulle imposizioni morali e l’avarizia dell’essere umano.
DREAMING APECAR by Dario Samuele Leone
Per la sua scontrosità, per il suo sguardo triste, per il suo spirito di lotta e perché non è affatto facile ritrarre un anziano perso e impossibilitato come solo lui ha saputo fare.
Les Pseudonymes by Domenique Frot
A volte i personaggi secondari hanno un peso importante nel cinema. Questo ne è un esempio: una recitazione commovente, un personaggio eccentrico e indimenticabile.
Les Pseudonymes by Aurelien Bortoluzzi, Rafael Calandreau, Anica Grill, Guillamme Zoinieuroski
Per le melodie disperate e la complicata sincronia che esige questo musical con reminiscenze del passato.