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ALTROVE | Se Canemorto guida contromano

Carmen Baffi
Carmen Baffi
Gennaio12/ 2017

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Osare, uscire fuori dagli schemi, “essere trasgressivi”, oggi fa figo. In epoche non molto remote, invece, rischiavi di essere internato. Erano gli anni delle Guerre Spagnole del generale Franco (nemmeno un secolo fa), eppure quando se ne sente parlare è come se si riportassero alla memoria fatti che non ci appartengono più: sono i fatti storici, troppo lontani. Ma se quegli internati fossero stati dei geni? Essere un pazzo o un genio potrebbe essere la stessa cosa, ma crederlo “diverso” è un errore senza tempo. Ieri è già un po’ una storia da poter raccontare. Quegli anni non sono più tanto diversi e lontani dal nostro tempo.

Carlo Zinelli, esponente geniale del filone artistico ideato da Jean Dubuffet, fu uno dei tanti “casi irrecuperabili” all’ultimo piano dell’ospedale psichiatrico di Verona. La sua unica colpa è stata, probabilmente, quella di aver vissuto l’orrore delle guerre spagnole e di essere tornato cambiato, diverso. Pazzo. All’ultimo piano, Zinelli prende un mattone e inizia a dipingere senza seguire regole, tecniche di prospettiva o scale cromatiche di colori. Dipinge, dando vita al suo intuito, alla sua libertà. Quella stessa libertà costretta da anni in un reparto psichiatrico.

Non molto distante dall’idea dell’Art Brut di Dubuffet e dai disegni di Carlo Zinelli, c’è il collettivo artistico Canemorto. Tre ragazzi che corrono contromano in un’epoca in cui tutto è dato per scontato, anche la bellezza. Canemorto impressiona con rappresentazioni malvagie e terrificanti che sembrano arrivare all’antiestetico. Contemporaneamente colpisce, attira gli sguardi critici e smuove una cultura fin troppo statica e abitudinaria.
Separati dallo scorrere del tempo, Carlo Zinelli e Canemorto sono sulla stessa cresta d’onda per idee e rappresentazioni artistiche.

A trovare il parallelismo sono stati i ragazzi di Altrove Gallery di Catanzaro, i quali hanno dato vita a “Carlo giallo su sfondo di tre cani”, una mostra che mette a confronto per la prima volta l’arte moderna con quella di strada. Tutto, grazie anche alla disponibilità del Museo della Follia di Catania, il quale ha concesso le opere originali di Zinelli. Le opere rimarranno esposte fino al 21 gennaio nella galleria di Altrove in una bella struttura del centro storico catanzarese.

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Carmen Baffi
Carmen Baffi

Appassionata di lettura e scrittura, sognatrice e contemporaneamente pessimista cronica. Scriveva Leopardi: “Sono convinto che anche nell'ultimo istante della nostra vita abbiamo la possibilità di cambiare il nostro destino.” Poi è morto.

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