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Come sopravvivere ai party della costa

adminwp
Agosto21/ 2013

discoteca-rave-festa

di Katia Cairo

E sarà pure la solita solfa, ma un’affacciata nei locali della costa d’estate non se la nega nessuno. Il Tirreno come sempre si riserva il diritto di selezione all’ingresso. Tranquilli, spesso l’abito non fa il monaco e una volta dentro ti rendi conto che le maglie della selezione sono larghe. Quasi sempre doppio ingresso: tipo plebe e nobiltà. Polsi timbrati, braccialetti fanno un po’ da galeotti della notte. Un velo di tristezza viene dai privè; scintillano soltanto le bollicine dello champagne e i fuochi d’artificio sparati dai cestelli. La musica fa da colonna sonora a insoliti esercizi yoga su cuscini e divanetti. Qualcuno di tanto in tanto evade dal recinto e tenta di arricchire l’harem con lusinghe e inviti alla gente comune, ma nel giardino dei semplici si preferisce pestarsi i piedi piuttosto che accomodarsi in poltrona.

Performance più easy sullo Jonio, dove nel putiferio dei lidi un posto dove attraccare lo trovi. L’infradito o il tacco a spillo non fanno differenza, se non per i piedi. Qui praticamente il pre-serata è già una serata. Al reclamizzatissimo Frederik se ti presenti entro la mezzanotte ti dicono che è presto, e sui biglietti del White trovi scritto ingresso entro le 2 e 30. Più che la notte di sabato sugli inviti dovrebbero chiarire che si tratta del mattino della domenica.

Per sopravvivere alla calca verso il bagno o l’uscita ricordare di stare attenti a questo tipo di avventori:

Porte a due ante. Tenersi lontani dai palestrati (generalmente uomini); non piegheranno un muscolo perfarvi passare e se ve li ritrovate di fronte rischiate di essere travolti.

Porte griffate. Stare attenti agli eleganti (in questa categoria troviamo uomini e donne); meno pericolosi dei primi, inamidati e firmati, e poi decolté esplosivi, non fanno una piega. Vi chiedono di spostarvi già con lo sguardo, se non cedete spingono, se sono armati di cocktail non perdonano!

Porte girevoli. queste sono innocue dribblano piantoni e danzatori. In qualche caso sono pure porte che sibilano “permesso”.

Porte a pacchetto. Da due e un numero interinato s’insinuano tra la folla tenendosi per mano. Attenti a capire dove finisce il trenino, lì inizia la vostra libertà.    

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