Terminata la stagione degli incontri formativi con le scuole l’attività del Comitato Presilano Ambientale continua a spron battuto, nonostante minacce e indifferenza mediatica tentino di metterla in un angolo. La notte fra il 14 e il 15 di giugno, mentre i membri del comitato erano in massa a Saracena per il vertice regionale sui rifiuti, ignoti hanno sfregiato il presidio di Celico distruggendo l’opera dell’artista Alfredo Granata. L’opera muraria affaccia sulla discarica di Celico e raffigura il ricordo di un importante momento di libertà per la Presila. Chi ha avuto l’interesse a distruggerla? Di una bravata sarà difficile parlare, visto che non è di certo il primo episodio intimidatorio e con tutta probabilità si è usato un mezzo pesante (la banna meccanica di una ruspa?) per rovinare l’opera.

Intanto gli attivisti che hanno presidiato l’accesso alla discarica in quei giorni di pieno inverno hanno un nuovo cimelio per ricordarsene, visto che sono state notificate le multe agli autoveicoli fatte dalla Polizia Provinciale lungo la strada che portava alla discarica. Eppure con le (sorde) istituzioni locali bisogna continuare a lavorare; perciò dopo un primo tour nei Comuni del comprensorio prima del meeting di Saracena (risultato: presente solo il Comune di Celico con una rappresentanza) sta per iniziare un secondo “giro” per sottoporre ai sindaci il contenuto di una documento che prevede la costituzione di un’azienda consortile di diritto pubblico in modo da rendersi autonomi dal disastroso sistema regionale.

Il Comitato Ambientale Presilano rimane convinto che sia necessario adottare la Strategia Rifiuti Zero in cui i sindaci dovrebbero farsi promotori di una attività educativa permanente che vada a ribaltare stili di vita, modalità di produzione che tendano, in prospettiva, all’eliminazione del rifiuto in quanto tale. Come pure diventa importante avviare una gestione pubblica che lasci ai territori la ricchezza prodotta. Pertanto, è necessario far sì che i cittadini, attraverso comitati e associazioni, possano fattivamente contribuire alle politiche gestionali dell’azienda consortile. Secondo gli attivisti del comitato la presenza di alcune amministrazioni presilane a Novacco e la disponibilità di altre fanno ben sperare e devono portare all’organizzazione di un consiglio comunale aperto delle amministrazioni interessate per discutere e decidere nel merito non più tardi di un mese.