“Giuda ballerino!” avrebbe esclamato Dylan Dog alla vista del grande dipinto di Mao, opera dell’artista David Vecchiato. È la prima opera che balza agli occhi appena entri nel primo museo del fumetto del Sud Italia, non solo per la simbolicità del personaggio che la rappresenta, ma anche per le sue dimensioni.
Anche se pare di aggirarsi per le umide scene del crimine, set ideale per l’indagatore dell’incubo, non siamo nella Londra dove l’ex agente di Scotland Yard coadiuvato dal suo assistente Groucho si aggira per scovare i crimini e i criminali più oscuri. Siamo a Cosenza, negli spazi della ex Galleria D’Arte Provinciale di Santa Chiara viene inaugurato il primo museo del fumetto. Unico nel Meridione per il suo genere. Conclusione, ma allo stesso tempo punto di partenza. Conclusione perchè arriva dopo anni di successo tanto grande da far annoverare la manifestazione di interesse artistico Le Strade del Paesaggio tra le più importanti sul panorama nazionale. Punto di partenza perchè da oggi in poi le opere continueranno a vivere non solo nei ricordi dell’immaginario dei visitatori ma vivranno in un luogo fisico definito e individuabile. Meta per turisti e appassionati. Le sensazioni e le emozioni che l’arte e i dipinti riescono a trasmettere saranno alla portata di tutti in uno spazio aperto non solo alla cultura ma anche al confronto e al dialogo.
La necessità di creare il museo nasce dal grande bagaglio artistico che negli scorsi anni gli artisti hanno prodotto in occasione del festival. La macchina organizzativa del gruppo Claster (organizzatori dell’evento) in questi anni ha non solo trasmesso in tanti curiosi visitatori la passione per i fumetti ma ha creato anche una coscienza artistica come illustrato dai dipinti di Tex che cavalca per le strade del centro storico bruzio a Dylan Dog che scende proprio per la strada dove è ubicato il museo.
Recuperate le opere adesso c’è da pensare al futuro. La prima novità è che Le strade del Paesaggio viene anticipato al mese di ottobre anticipando così il Lucca Comix. La seconda novità è la creazione della scuola del fumetto. Un’accademia artistica aperta ai futuri fumettisti. Le lezioni tenute dai massimi esperti della materia saranno lo stimolo ideale per i tanti che si vorranno cimentare nella disciplina. L’istruzione e l’arte. La passione e la possibilità di essere seguiti dai massimi esponenti della materia. Cosenza si candida di fatto a diventare la città di riferimento per i potenziali artisti del Meridione.
Tanino Liberatore, Angelo Stano, Ivo Milazzo, Bruno Brindisi, Davide Toffolo, David Vecchiato, Nicola Alessandrini e molti altri artisti hanno contribuito alla realizzazione delle opere presenti nel museo che al momento sarà visitabile in maniera gratuita. La gestione mista pubblico-privata in compartecipazione con la Provincia di Cosenza per ora lo permette. Il futuro rimane in mano all’abilità del gruppo Claster e alla loro capacità di intercettare finanziamenti.
© Foto Francesco Farina
Neorama dos Quadrinhos 1.052, de Marko Ajdarić | Neorama2's Blog
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