
Marciano i cittadini per le strade di Rovito. La lunga e partecipata fiaccolata organizzata dal Comitato Ambientale Presilano ha denunciato , ancora una volta, le drammatiche condizioni ambientali frutto di una gestione scellerata dei rifiuti che con il passare degli anni hanno reso il territorio inquinato. La lunga battaglia che da febbraio il comitato conduce non si ferma con l’arrivo dell’estate. Anzi incalza. L’ordinanza della regione Calabria (LEGGI QUI) che di fatto condanna la discarica di Celico a pattumiera della Calabria è stato il nuovo carburante che ha innescato nuovamente i cittadini presilani.
La politica dei rifiuti, con il passare dei mesi, nonostante i numerosi dibattiti e discussioni non ha cambiato rotta. Ogni incontro che le associazioni ambientali hanno organizzato in questi mesi, come la manifestazione regionale del 10 maggio: decidiamo noi, hanno visto i partecipanti direttamente coinvolti non solo nella marcia simbolica ma anche nel dibattito e nella discussione finale.
Nella centralissima piazza di Rovito la voce è unanime : ” la Calabria deve sviluppare un sistema di smaltimento dei rifiuti che sia alternativo a quello attuale, obsoleto e ormai giunto al collasso.”
Momenti salienti della manifestazione sono stati: l’ inchino verso le istituzioni e le aziende che in tutti questi anni hanno con la loro politica di buisness deturpato il territorio silano ; ma anche la “PRIMARY ZONE”: spazio creato appositamente all’interno della fiaccolata e riservato agli eventuali partecipanti politici delle primarie, rimasto vuoto.
Molti centri cittadini nella regione, non poco tempo fa, sono stati premiati come “RICICLONI” la strada è quella giusta, ma il problema per il momento persiste.