Il cinema alla gente e la gente al cinema, è questo lo slogan che da due anni anima il festival internazionale dei film di Amantea. Elemento imprescindibile: la gente. Una lunga staffetta dalle prime alle ultime proiezioni. Giovani coppie, ragazzi, famiglie, anziani. Nella platea sotto le stelle del Parco della Grotta di Amantea c’è di tutto. Alla Guarimba vedere film non ha costo e non ha età. Moltissimi si sono spostati dalle città limitrofe, altri approfittando dell’evento hanno preferito spendere il week-end nella cittadina del tirreno.
L’aria si fa elettrizzante, le proiezioni stanno per cominciare, chi è alla sua prima è impaziente. Cosa spinge a preferire la platea sotto le stelle alle altre attività che il periodo estivo offre? La curiosità. La curiosità come istinto primordiale, come voglia di scoprire e conoscere le cose. I corti che vengono da ogni parte del mondo e i registi che con i loro mezzi producono le loro opere cinematografiche, un mondo cinematografico quello dei corti, che non gode delle serate in prime time sui canali televisivi. Non è un prodotto di nicchia è cinema ed è per questo che genera curiosità.
“Fin dallo scorso anno la cosa che più ha attirato la mia attenzione è stata la possibilità che il festival mi ha dato di scoprire una parte del cinema che fosse diverso da quello di cui godo per tutto l’anno. Mi incuriosisce conoscere i mezzi e i punti di vista della produzione indipendente. In Calabria questa è l’unica occasione che mi viene offerta quindi perché non approfittarne!”
È questo lo spirito degli spettatori che affollano la platea. Fame e sete di conoscenza, alimentata dalla curiosità di scoprire il mondo dei corti cinematografici, della purezza di sentimento che i film di animazione sono in grado di trasmettere, a tutto quanto di culturale si celi dietro i documentari.
“Mi piace poter vedere qualcosa di inedito, ascoltare le esperienze dei registi, mi piace che qui nella mia città non ci sia una sola lingua. Vedere tutti questi registi e tutti questi ragazzi che da continenti diversi vengono ad Amantea è meraviglioso.”
Una sequela di curiosi, gente non necessariamente appassionata di cinema. È questo il materializzarsi della filosofia guarimbera: un movimento culturale accessibile a tutti.