Si chiude con i corti di Tony Osso, regista newyorkese ma di origini amanteane, la seconda edizione de La Guarimba Film Festival. The devotion project – sei cortometraggi che raccontano l’amore LGBTQ – è stato presentato dal regista e da Lavinia Durantini presidentessa di Eos Arcigay Cosenza e Mariarosaria Petrasso tesoriere di Eos Cosenza e ufficio stampa del Calabria Pride nel pomeriggio chiassoso del lungomare di Amantea.
Sei storie d’amore, che commuoveranno la foltissima platea nella proiezione serale (Guarda il VIDEO), pensate dal regista per dare dei modelli da seguire ai giovani omosessuali che si trovano davanti un vuoto e, negli ultimi tempi, vedono nel suicidio l’unica via per sfuggire alla discriminazione. “The devotion project” è stato realizzato grazie a un’operazione di crowdfunding, disponibile su Youtube e sottotitolato in diverse lingue, tra cui il russo. Ma, in Italia, prima di arrivare a vedere situazioni di “normalità” come quelle raccontate nei cortometraggi di Tony Osso, dovrà passare ancora del tempo. E’ quello che spiega Mariarosaria Petrasso, raccontando la fatica di organizzare un evento difficile come il primo gay pride calabrese dello scorso 19 luglio senza l’aiuto delle istituzioni, un progetto coraggioso in questa regione ma necessario e fin troppo atteso.
“Non bisognerebbe pretendere dai cittadini l’impegno civico nell’organizzare eventi come La Guarimba o il Calabria Pride – ha continuato – ma dovrebbero essere le istituzioni che ci educano alla bellezza e alla cultura. Le persone dovrebbero essere rese uguali dalla legge, noi come Arcigay speriamo sempre che il prossimo gay pride sia l’ultimo, perchè l’uguaglianza sarà raggiunta e non ci sarà più bisogno di scendere in piazza.”
Lavinia Durantini dà invece uno spaccato della situazione sul territorio calabrese. E’ una regione che conta poche aggressioni verso persone omosessuali ma anche perché è uno dei posti dove si ci nasconde di più. Spesso vengono ignorati dalle scuole i fatti di bullismo omofobico, cercando di “normalizzare” il soggetto che risulta essere diverso dagli altri invece che educare al rispetto delle differenze. La presidentessa di Eos Cosenza ha sottolineato inoltre l’importanza della comunicazione in eventi come il gay pride.
“La vera provocazione, in un Paese come l’Italia, non sono gli uomini mezzi nudi che ogni volta compaiono sui giornali, ma i trenini delle famiglie arcobaleno: persone omosessuali che hanno dei figli e che ogni giorno vivono la vita di tutti gli altri ma non hanno i loro stessi diritti.”
La Guarimba Film Festival di Amantea anche in questa seconda edizione esprime tutto il suo potenziale extralocale, anche se non riesce a fare breccia nel cuore degli autoctoni. Eppure la dimostrazione che un altro turismo è possibile senza bisogno di costi faraonici dovrebbe fare gola ad una terra così affamata. La cultura alla fine vince sempre peccato che quasi nessuno lo racconti. Stasera la premiazione dei cortometraggi in gara; i tre corti vincitori dei premi principali (Miglior Fiction, Miglior Documentario, Miglior Animazione) saranno proiettati di nuovo, per tutti quelli che vogliono rivivere le emozioni dei giorni scorsi.
Per tutti gli altri appuntamento al prossimo anno.