La cronaca nazionale di questi giorni è spietata. Viadotti autostradali che non poggiano più su basi solide, case allagate, argini rotti danni e lacrime di chi oltre a perdere la propria attività perde anche il lavoro. La Calabria è pronta alla stagione delle grandi piogge e delle famigerate bombe d’acqua? Non proprio.
Le foto di oggi, per esempio, ci arrivano da Scalea, cittadina sulla costa tirrenica della regione, in Provincia di Cosenza. Non sono molto rassicuranti. Il canale di scolo è completamente intasato da erbacce e da una distesa di cannuccia di palude. Il pericolo maggiore rimane la vicinanza delle case al canale di scolo. Non è difficile prevederlo: piogge intense, infatti, causerebbero un rapido riempimento e l’acqua che strariperebbe dagli argini di contenimento arriverebbe alle case in poco meno di un attimo. I danni agli abitanti e alle attività commerciali sarebbero quelli visti in altre zone del paese messe in ginocchio da anni di non curanza e cementificazione selvaggia e oggi fiaccate dalle impietose perturbazioni invernali. Come nel caso della Sardegna e della Liguria anche a Scalea molti edifici si trovano al di sotto del livello del canale di scolo e, sebbene sia presente una buona rete di canali, il loro abbandono unito alla cementificazione senza regole metterebbe di certo a dura prova la sicurezza degli abitati e delle vie di comunicazione, vere e proprie trappole in caso di alluvione.
Non sarebbe la prima volta, eppure non si fa nulla. Anche negli scorsi anni la situazione non era diversa, ma gli interventi di manutenzione sono stati effettuati solo dopo le prime criticità. Di chi è la competenza? Ripartita fra numerosi enti, come nella tradizione italiana, ma nel caso specifico molto potrebbe fare il Consorziolao. Pare che in questi giorni il consorzio, messo alle strette dalle lamentele dei cittadini, abbia risposto che la mancata pulizia dei canali dipende dal fatto che il Comune non ha indicato un sito dove poter depositare il materiale rimosso dai canali e che tutti i canali non sono di competenza del consorzio. Per il momento nulla di fatto insomma, e i cittadini attendono.
Le elezioni sono alla porta, anche le piogge.
micpre