Ada Ledonne, una giovane calabrese, è fra i vincitori di cinque borse di studio assegnate dal Consorzio pubblico-privato CNCCS (Collezione Nazionale Composti Chimici e Centro Screening), costituito nel 2010 dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e da IRBM Science Park, per i migliori giovani ricercatori italiani. Lo scopo del Premio “Bioeconomy Rome” è quello di incoraggiare e sostenere (con una borsa di studio di 10mila dollari) ricercatori che abbiano svolto studi innovativi e che abbiano prodotto risultati scientifici con un rilevante potenziale impatto socio-economico. La selezione dei candidati è stata effettuata ad una giuria internazionale composta da illustri scienziati di fama mondiale che ha decretato i vincitori ufficializzandoli alla cerimonia di premiazione avvenuta nel corso del Bioeconomy Rome International Conference 2014. La premiazione ha avuto luogo il 14 Novembre, nel Salone delle Feste del Quirinale dove il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ha consegnato i premi ai vincitori.
La quarta edizione della conferenza internazionale era intitolata: “Le Frontiere Terapeutiche per le Malattie Neurodegenerative
Nuovi Approcci per Vecchie Sfide”. Nel Salone delle Feste sono intervenuti il Presidente dell’IRBM Science Park, Pietro Di Lorenzo, il Presidente della Giuria del Premio, Robert Pacifici, il vincitore del “Bioeconomy Rome” 2013, Emiliano Biasini, e il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini. Erano presenti il Commissario dell’Istituto Superiore di Sanità, Gualtiero Ricciardi ed esponenti del mondo accademico e della ricerca.
Il Capo dello Stato, coadiuvato dal Presidente del Consorzio “Collezione Nazionale di Composti Chimici e Centro Screening”, Enrico Garaci, ha quindi consegnato i Premi “Bioeconomy Rome” 2014 ai ricercatori: Gabriele Baj, Paola Conforti, Giuseppe Sciamanna, Tania Massignan e Ada Ledonne. Per quest’ultima particolare orgoglio arriva dalla Calabria che le ha dato i natali. Ada Ledonne è difatti cosentina; classe 81, ha conseguito nel 2006 con lode la laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche all’Università della Calabria per poi iniziare a collaborare con la fondazione Santa Lucia di Roma. Si è occupata di una particolare ricerca sulla cosiddetta malattia di Parkinson, patologia che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Dei suoi studi vanta anche una recente pubblicazione su una delle più importanti riviste scientifiche internazionali del settore. Chi la conosce parla di una giovane scienziata appassionata e instancabile, dotata di grande determinazione ed insaziabile voglia di contribuire in maniera concreta al cambiamento del Paese che ama.