La nave Gregoretti della Guardia Costiera è arrivata in tarda serata (alle o.18 circa) nel porto di Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza, con a bordo i 479 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel canale di Sicilia. Tra loro vi sarebbero 43 donne, alcune incinte, e 15 bambini. Per la maggior parte (210) sono di nazionalità siriana. Vi sono anche palestinesi, ghanesi
e eritrei. La nave militare sulla quale hanno viaggiato, in coperta, è precisamente la GREGORETTI C920 della Guardia Costiera italiana. I migranti sono stati recuperati da barconi in mare. La nave ha viaggiato a 6 nodi ed alle 18h era a 85 miglia da Corigliano, con le condizioni del mare complessivamente buone, nonostante un forte vento.

Alle ore 19 una riunione operativa al Comando della Capitaneria di Porto tra l’Amministrazione Comunale di Corigliano, rappresentata dall’assessore alle politiche sociali ed all’immigrazione Marisa Chiurco, la Prefettura, la Capitaneria, tutte le forze dell’ordine, il 118 e l’Asp. Da un primo controllo effettuato dal medico di bordo le condizioni complessive dei migranti sarebbero sostanzialmente buone, le operazioni di sbarco andranno avanti per tutta la notte con le visite che verranno ripetute anche a terra. Come detto, i profughi provengono prevalentemente dal Medio Oriente e dal nord Africa. In merito allo sbarco, il secondo importante nel porto merci di Corigliano Calabro dopo quello della nave cargo Ezedeen, il sindaco Giuseppe Geraci ha espresso “viva preoccupazione”.
“Si sta avverando – ha sostenuto infatti il primo cittadino – quanto purtroppo temuto e manifestato già in occasione del primo sbarco, ottimamente gestito nei giorni scorsi con Prefettura, forze dell’ordine e volontari. Sembrerebbe essersi aperto ormai un varco incontrollato ed ingestibile verso il nostro Porto. Il che sarebbe una oggettiva iattura, non soltanto per Corigliano ma per l’intera Sibaritide. L’ente pubblico locale e la nostra comunità non possono e non potranno sostenere, da un punto di vista organizzativo, logistico, economico ed anche sociale il ripetersi di sbarchi di navi con cospicui carichi di migranti da accogliere e gestire attingendo alle già ridotte risorse residuate dallo Stato centrale ai comuni. Sotto gli occhi di tutti è l’impossibilità quotidiana di gestire finanche i servizi fondamentali per i residenti. Necessario ed improcrastinabile – ha concluso Geraci – è che il Governo centrale, raccordandosi con l’Ue, ascolti ed accolga senza ritardi queste preoccupazioni autentiche e che rappresentano e condividono i sentimenti diffusi delle nostre popolazioni e dell’intero territorio“.
Di tutt’altro tono il messaggio fatto circolare nel pomeriggio fra operatori sociali e militanti antagonisti: “Sta per sbarcare un’altra nave con altri 400 migranti scortati dalle navi di marina militare. Il sindaco ha già fatto sapere di non volerli accogliere. Disinnechiamo sul nascere facili razzismi e fascismi. QUESTA SERA ORE 21 al porto di Corigliano ANDIAMO TUTTI E PORTA Ciò che vuoi/puoi. #benvenutifratelli”.
