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IL LUTTO | Il Mezzogiorno piange la barba del prof. Guenot

santino cundari
santino cundari
Febbraio06/ 2015

di Santino Cundari

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1992, Berlusconi a spasso tra i cubi dell’Unical in compagnia di Guenot (a destra). Ph © ilquotidianoweb.it

Georg Cantor sosteneva che «l’essenza della matematica si trova nella sua stessa libertà». Potrebbe essere questo il leitmotiv per commemorare la scomparsa del matematico Jacques Guenot, illustre figura del mondo della scienza e tra i fondatori dell’Università della Calabria. Con un comunicato apparso sul portale dell’Unical, l’Ateneo ricorda il docente Ordinario di geometria e a lungo preside della Facoltà di ingegneria. Guenot ricoprì ruoli di prestigio negli anni in cui la giovane Università calabrese inaugurava la sua vicenda storica e rivendicava la sua missione e il suo ruolo sociale radicato nel Mezzogiorno. La sua notorietà dunque non si arresta ai significativi lavori sulla teoria degli insiemi, sulla geometria, il suo contributo va ben oltre il fascino discreto dei numeri e si radica in una proficua attività sociale. Nel 2005 ricevette il prestigioso riconoscimento del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, per “la valorizzazione del patrimonio culturale della città di Crotone, nonché per aver fornito un contributo al rafforzamento della coesione culturale europea”. Nato in Svizzera, a Losanna nel 1942, arrivò all’Unical a soli 33 anni. Appassionato di filosofia, si ricordano i suoi lavori divulgativi e di carattere scientifico sulla figura di Pitagora e dei pitagorici. In passato, si è spesso sostenuto che il nome del barbuto pioniere della matematica sarebbe rimasto legato all’anno 1991, quando fu tra i promotori della consegna della laurea honoris causa all’ormai ex Cavaliere Silvio Berlusconi. Nell’occasione, colui che da lì a tre anni sarebbe divenuto il fondatore di Forza Italia, anticipò la fatidica “discesa del 1994”, sostenendo che «per il bene del Paese qualcuno deve assumersi il coraggio di scendere in campo senza far prevalere gli interessi della politica. E non c’è figura migliore di un imprenditore affermato». Una vicenda di certo importante, ma la personalità di Guenot riesce ad essere ancor più preziosa, trascendendo un evento legato ai profondi cambiamenti del tessuto sociale e politico dei successivi 30 anni di storia d’Italia. Al rapporto con colleghi e studenti, al ruolo ricoperto nel comitato scientifico del Premio Internazionale Pitagora per la Matematica, alla sua umanità e all’impegno di promozione e sviluppo dell’Università della Calabria, si consegna la viva immagine di un uomo impegnato e libero, al pari delle idee e delle intuizioni provenienti dalla “sua” matematica.

santino cundari
santino cundari

Precario prestato al giornalismo, appassionato di filosofia della scienza, «convertito al narcisismo e alla fisica dei quanti» (W. Allen). Viene dall'esperienza fatta al quotidiano L'Ora della Calabria e sogna di diventare redattore di bolle papali al Vaticano.

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