Il responsabile dell’assessorato alla Casa della Regione Lombardia, Domenico Zambetti, è stato arrestato stamattina per compravendita di voti con esponenti della ‘ndrangheta: 50 euro per ogni voto, per un totale di 200.000 euro. Ieri, il Comune di Reggio Calabria è stato sciolto per contiguità mafiosa.
Il 23 Ottobre uscirà il nuovo libro di Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto di Reggio Calabria, noto per la sua attività di magistrato antindrangheta, scritto insieme ad Antonio Nicaso. Il titolo,”Dire e non dire. I dieci comandamenti della ‘ndrangheta nelle parole degli affiliati“, già fa capire molto sul contenuto del libro. L’attenzione è rivolta alle intercettazioni, mezzo principale per scovare boss e affiliati che “non sanno di essere intercettati e parlano a ruota libera”, come afferma lo stesso Gratteri, che tale mezzo di ricerca delle prove difende a spada tratta da anni.
Il magistrato – che ha all’attivo numerosi libri diventati best-seller, in cui delinea e analizza con precisione anatomica il fenomeno della ‘ndrangheta, il suo modus operandi e le sue diramazioni nazionali e internazionali – da tempo denuncia con forza la trasformazione della mafia calabrese in “multinazionale del crimine”, con “contiguità con la politica” e ormai ben radicata nel Nord Italia. Lo scioglimento di ieri (il Comune di Reggio Calabria è il primo capoluogo ad essere sciolto per tale motivazione) e l’arresto di oggi dimostrano che è tutto vero. In una delle intercettazioni riportate nel libro in uscita un boss, i cui affari sono ben radicati a Milano, afferma che in ogni caso “la forza è là, la mamma è là” riferendosi alla Calabria.
E’ ora che sempre più calabresi leggano libri come quello di Gratteri. E’ ora di informarsi, reagire, cambiare. Per non essere più la forza della ‘ndrangheta. Per far sì che in televisione non si parli di Calabria solo quando si parla di mafia.
Manuela Bevacqua
(foto di apertura dal blog http://www.biagiosimonetta.com/2012/06/nessuno-tocchi-nicola-gratteri)
