“Le creature della notte chiamano e i morti iniziano a camminare nelle loro maschere”. O almeno così avrebbe dovuto essere. Non si è tenuto lo zombie walk previsto oggi, a Cosenza, per le ore 18. Probabilmente a causa della pioggia che incessantemente è caduta per tutto il pomeriggio. Eppure, chi ha seguito il gruppo Facebook dell’evento sa che questo era stato confermato, più volte, sottolineando l’intenzione di ignorare il maltempo e sfilare lo stesso per la città, non-morti zuppi di pioggia, oppure di “trovare una soluzione alternativa, strada facendo”.
Non sono arrivate nuove indicazioni, anzi, proprio gli organizzatori, dopo più di un’ora dal momento di ritrovo, non si sono fatti…vivi. Del resto, anche dei 500 partecipanti da questi previsti ne sono arrivati relativamente pochi. Infatti, una quarantina di walker c’erano, a piazza Kennedy, e non solo zombies, ma anche vampiri, streghe, personaggi di noti film come Scream, Arancia meccanica e L’armata delle tenebre. Vestiti e truccati orribilmente, grondanti di sangue o armati di motosega, mascherati o sfregiati, con gli abiti sbrindellati nonostante il freddo, pronti per la loro mostruosa passeggiata, per festeggiare Halloween in un modo nuovo per la città bruzia.
Il tempo passa, la noia si fa sentire, l’attesa snerva e la pioggia scioglie il trucco così accuratamente preparato, qualche starnuto inizia a farsi sentire. I più giovani iniziano a scalpitare: aspettavano questo giorno da tempo, è la loro serata di divertimento infernale e vogliono iniziare a viverla. Iniziano ad andare via, si rifugiano in bar e negozi per salvare il trucco, simbolo non solo del lavoro davanti ai loro specchi ma di una forma di protesta verso una società che “ci vuole tutti uguali, tutti vestiti uguali, tutti con gli stessi pensieri”, come spiega una giovanissima emo. Allora, anche se la marcia non c’è stata, la fatica non è andata sprecata: la notte è ancora lunga e, per una sera, ognuno può essere diverso, può essere…qualcun altro.
Manuela Bevacqua