Da ventisei anni la famiglia Bergamini non crede che Denis si sia suicidato quella sera del 18 novembre 1989. Non è sola, non è mai stata lasciata sola in questa convinzione. Troppe le incongruenze sulla morte di Donato Bergamini sulla strada per Roseto Capo Spulico, talmente tante che la famiglia riuscì a far riaprire l’inchiesta sulla sua morte da parte della Procura di Castrovillari, un’inchiesta che però, su richiesta degli stessi pm, si avvia verso l’archiviazione. La domanda che la famiglia e l’associazione Verità per Denis si pongono è sempre la stessa: perché non si vuole andare in fondo alla vicenda? Eppure di pezzi mancanti a questo puzzle ce ne sono tanti. Per fare in modo che il caso Bergamini non torni nel dimenticatoio per altri vent’anni, il comitato ha organizzato un presidio per domani pomeriggio che inizierà alle 16 dal Tribunale di Cosenza e che vedrà la partecipazione della famiglia di Denis.
“Negli scorsi giorni, presso il Tribunale di Castrovillari, si è tenuta l’udienza in cui i legali della famiglia di Donato, detto Denis, Bergamini, si sono opposti alla richiesta di archiviazione formulata dalla Procura per l’omicidio dell’ex calciatore del Cosenza – scrive l’associazione nel presentare l’iniziativa – Per sapere chi ha ucciso il nostro Denis, a oltre 25 anni da quale maledetta notte, la Procura non ha neanche accettato di sottoporre i resti agli esami immuno-isto-chimici che avrebbero potuto dirci molto di più rispetto a quello che già oggi sappiamo, e che di per sè già basterebbe a dar seguito alla riapertura del caso decisa nel 2011”.
Per rifiutare “che si metta la parola fine a questa triste e vergognosa storia confermando la bugia del suicidio”, l’associazione Verità per Denis organizza il presidio che si terrà domani dal Tribunale di Cosenza perché proprio da lì “eravamo partiti, in quel piovoso 27 dicembre del 2009, ed al tribunale di Cosenza torneremo sabato 28 febbraio, alle ore 16, per invocare sempre e solo Giustizia e verità per Denis Bergamini, ucciso il 18 novembre 1989. Oltre all’associazione, saranno presenti i tifosi rossoblù che mai, da quella data, hanno smesso di essere vicini alla famiglia Bergamini. Dobbiamo esserci tutti, insieme per Denis, per la famiglia Bergamini, per la verità!”.