In Calabria è il giorno dei No Triv. La mobilitazione popolare calabrese arriva con il consueto ritardo e si unisce geograficamente a quella della Basilicata contro le trivellazioni in terra e mare. Lo farà oggi 28 marzo con una manifestazione popolare a Corigliano, con la partecipazione delle amministrazioni locali, delle associazioni e dei cittadini in un corteo che raggiungerà la spiaggia di Schiavonea per fermare qualsiasi tentativo di trivellare la Sibaritide e il mar Jonio, patrimonii inestimabili di cultura e biodiversità. Trivellazioni petrolifere in terra e mare che sono previste con tecniche molto invasive per l’ecosistema locale, anche visto che l’area si poggia su un enorme bacino idrico di profondità unico, in pratica un enorme lago sotterraneo di centinaia di chilometri quadrati.
Il decreto Sblocca Italia del governo Renzi, da qualche mese realtà con cui fare i conti, favorisce le estrazioni petrolifere dai sottosuoli, marini e non solo, considerando ogni opera in tal senso come “strategica”. Va da sé che gli appetiti delle multinazionali del settore si sono messi in moto e tutto lo specchio d’acqua del golfo di Taranto è a rischio trivelle. La Global Med Llc, in particolare, è il colosso petrolifero che ha ottenuto un permesso di ricerca nelle acque antistanti Amendolara. Entro tre anni partirà la perforazione per il pozzo esplorativo nell’Alto Tirreno cosentino. La popolazione, è in allarme sempre crescente, al suo fianco molti amministratori locali e diverse istituzioni locali. Per ultima ma tutt’altro che ultima l’adesione di Mario Oliverio, ex presidente della Provincia di Cosenza e presidente della Giunta regionale della Calabria. Oggi a Corigliano vuole esserci, a dare sostegno ai cittadini che manifestano contro una decisione del governo guidato dal segretario del suo stesso partito, il Partito Democratico, stesso contenitore di diversi degli amministratori locali che hanno negli anni avallato l’ipotesi trivellazioni. “La nostra posizione su questa delicata questione – ha affermato Oliverio – è a tutti nota. Abbiamo fatto ricorso alla Corte Costituzionale avverso alla legge attraverso cui il legislatore statale ha sostanzialmente esautorato le competenze della Regione nelle materie ricadenti nella potestà concorrente e che riguardano questioni importanti come questa. Il Consiglio regionale si è pronunciato all’unanimità esprimendo netta contrarietà alle trivellazioni. Nei prossimi giorni chiederemo un incontro urgente al ministro competente perché tenga conto delle valutazioni espresse dal Consiglio regionale della Calabria e da tutti i sindaci e dalle popolazioni dell’area jonica. Un territorio a forte vocazione agroalimentare e turistica, il cui mare e l’ambiente sono risorsa fondamentale per l’economia e la qualità della vita, non può essere massacrato e distrutto nelle sue potenzialità”.
Crescono di ora in ora le adesioni, che fanno pensare ad un corteo dai numeri importanti, di quelli che a queste latitudini non si vedono da tempo. Anche il fattore climatico giocherà la sua parte, intanto sono due le direttrici seguite dal Coordinamento. Da una parte il piano tecnico-giuridico e, dall’altra, l’aggregazione popolare per sconfiggere la disinformazione nella gente. Assembramento dalle ore 9 in poi nel parco comunale “Fabiana Luzzi” di Corigliano Scalo, poi avvio al corteo che si distenderà su Via Provinciale verso la zona marina, con l’approdo al Portofino di Schiavonea. Il corteo sarà composto da due spezzoni: uno iniziale, nel quale tutti i soggetti partecipanti, dalle istituzioni alle associazioni, sfileranno sotto l’unica insegna del Movimento no Triv Magna Grecia, un altro in coda, dove ci sarà spazio per quanti vorranno cogliere l’occasione di esprimere liberamente la propria identità di appartenenza, associativa, politica, scolastica e di qualunque altro tipo.
Al termine del corteo ci saranno solo quattro interventi: quello del Sindaco del Comune che ospita la manifestazione, di un rappresentante delle scuole, di un rappresentante del comitato No Triv Magna Grecia e di Felice Santarcangelo del No Triv Basilicata.