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San Pietro, bosco di faggi raso al suolo, 5 denunce

adminwp
Giugno12/ 2013

Mille piante di faggio rase al suolo, il patrimonio naturale sampietrese è sotto attacco. Un lotto boschivo in corso di utilizzazione nelle località Monte Scuro – Fondente – Serra Vaccaio – Galluccio – Feroleto di proprietà del Comune di San Pietro in Guarano è stato infatti sottoposto a sequestro preventivo dal Nucleo investigativo del Corpo forestale dello Stato. Cinque le persone denunciate dagli agenti del Cfs che hanno sequestrato un escavatore cingolato utilizzato per realizzare una strada di accesso ai lavori, stravolgendo nei fatti secondo gli agenti intervenuti “lo stato dei luoghi, alterando l’equilibrio ecologico che caratterizza l’ecosistema del bosco nella sua complessità”. Negli anni scorsi il Comune di San Pietro in Guarano è intervenuto sul proprio patrimonio forestale attraverso un progetto di taglio articolato in tre lotti. Sugli organi di stampa si legge che alla fine del 2009 l’ente proprietario aveva approvato il progetto di taglio relativo al secondo lotto e successivamente procedeva alla vendita del materiale legnoso mediante asta pubblica.

L’indagine ha preso il via dall’esame degli elaborati progettuali e dal riscontro sul territorio. Si è accertato – e l’autoprità giudiziaria ha successivamente confermato i sequestri effettuati – che la ditta aggiudicataria del lotto ha sottoposto ad utilizzazione anche un’area di circa 7,50 ettari ricadente al di fuori dei confini del lotto acquistato ed autorizzato al taglio dall’organo competente. Quindi un taglio abusivo che ha interessato oltre mille piante di faggio, di diametro variabile, e assume particolare gravità in quanto effettuato su un’area sottoposta a vincolo paesaggistico – ambientale.

san pietro bosco sequestrato

Il patrimonio boschivo di San Pietro in Guarano è fra i più importanti infatti della Presila cosentina, per estensione e varietà. Il sistema naturalistico è complesso e di grande valore paesaggistico e naturale. Si parte da poco più di 600metri sul livello del mare fino ad arrivare alla quota massima di Monte Scuro a 1633 metri di quota. Le specie presenti sono, nelle zone di bassa e media collina, per lo più querce, lecci, più raramente sughere, nonchè latifoglie esotiche, quali robinia e ailanto, soprattutto lungo le strade e nelle zone in passato percorse dal fuoco. Sopra gli 800 m s.l.m. le querce lasciano gradualmente posto ai boschi di castagno. Lungo i numerosi corsi d’acqua che solcano il territorio sono presenti boschi a prevalenza di specie igrofile (quali salici, pioppi, ontani, etc.).

 

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