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ISOLE VIETATE | Cosenza e la rivolta delle biciclette

Michele Presta
Michele Presta
Luglio17/ 2015

L’incidente – nulla di grave fortunatamente – che ha coinvolto un bambino di tre anni investito da una bicicletta su Corso Mazzini ha spinto il neo assessore alla mobilità di Cosenza ad imporre un piano di limitazione dei velocipedi sul corso centrale della città, fra l’altro già isola pedonale. Le motivazioni non sono condivise dai ciclisti urbani della città che hanno deciso di organizzare una Ciclo Pedestrian Mass per opporsi e spiegare la loro.

Una critica di cicloamatori  nelal città di San Diego
Una critica di cicloamatori nella città di San Diego

Dialettica di confronto democratico adeguata ai tempi, ripetizione di quelle belle esperienze che sono le Critical Class nate nella città di San Francisco quando i ciclisti chiedevano con insistenza piste ciclabili e diffusesi in tutto il mondo come straordinario esempio di disobbedienza pacifica e civile. L’obiettivo del neo-assessore Giulia Fresca è quello di creare un piano di regolazione che cerchi di rispettare le esigenze di tutti i cittadini che intendono usare la bicicletta. Nel nuovo piano dovrebbero essere predisposte nuove piste ciclabili, parcheggi per le bici e intensificazione dei controlli da parte della polizia municipale. Gli organizzatori della manifestazione (che si terrà sabato 18 luglio alle 18 su Corso Mazzini)  lamentano un divieto eccessivo e nel corso della pedalata distribuiranno copie dell’art 182 del codice della strada che regolamenta la circolazione dei velocipiedi, convinti che la convivenza uomo-ciclista non sia una cosa proprio impossibile, queste le loro parole diffuse sui media sociali:

Disponendo il divieto di circolazione ai velocipedi su Corso Mazzini l’amministrazione comunale di Cosenza ha risposto in modo sproporzionato e insensato all’incidente tra bici e bambino avvenuto la scorsa settimana. I ciclisti urbani di Cosenza evitano quotidianamente decine di incidenti sulle piste ciclabili esistenti sempre piene di pedoni e no ci stanno a essere criminalizzati! Le regole esistono e vanno rispettate. L’articolo 182 del codice della strada ad esempio che parla delle regole della circolazione dei velocipedi. Ne verranno distribuite delle copie per riportare la giusta attenzione sul tema della mobilità sostenibile sul rispetto tra reciproco tra gli utenti deboli della strada (pedoni e ciclisti) ci sarà una manifestazione pacifica e spontanea che vedrà i ciclisti fare un ‘muro ciclo-umano’ di persone che conducono a mano, appunto , le loro biciclette proprio sui Corso Mazzini“.

Michele Presta
Michele Presta

Dei mitici anni 90 ho poco,anzi niente. Studio giurisprudenza. Rincorro notizie.Twitto in maniera compulsiva. Un pochino di carta stampata e tanto web. Mi incuriosiscono le etichette dei vini. Odio la macchina al punto che ascolto IsoRadio anche quando devo andare al bar a bere un caffè. TW@michelepresta

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