La bottega di commercio equo e solidale Otra Vez, situata nel cuore di Cosenza, ha deciso di far tornare a discutere e ad incontrarsi le persone. Per farlo ha pensato ad un’iniziativa chiamata “Appunti di viaggio” che si ripete ogni mercoledì pomeriggio. Si tratta di chiamare a raccolta attivisti e operatori che nella estate passata hanno compiuto un viaggio a fine di racconto, per provare a farne un bilancio partecipato. Primo appuntamento dedicato al viaggio di Claudio Dionesalvi, la firma del Manifesto che per cinque giornate di agosto ha percorso il Tirreno cosentino a piedi fingendosi un venditore ambulante rumeno. Il suo viaggio è stato sia narrazione di luoghi e persone e sia denuncia del degrado ambientale in cui versano le nostre coste. Un errare molto particolare, documentato giorno per giorno sul blog inviatodanessuno con l’inchiesta a puntate Beach Terminal. Come è nello stile di Claudio, alla fine si è parlato di tutto, discutendo con Alfredo Sprovieri e con il pubblico presente in due ore piene e rilassate, nelle quali non sono mancati i momenti di sincera emozione. Le lotte ambientali, i nodi giudiziari, i casi irrisolti e le questioni politiche, le direttrici del nuovo giornalismo: Dionesalvi è stato capace di toccare tutti i punti cardinali della questione Calabria, riuscendo a non relegarla in una dimensione localistica ma sempre tenendo presente il contesto storico e geopolitico. Gamba tesa sull’attualità con il caso editoriale di Iacchitè (“Stanno finalmente facendo i nomi e i cognomi, senza discorsi vaghi“) e non sono mancate venature intimistiche e capacità di autocritica, perché si parta sempre dal confrontarsi con i propri limiti. Claudio Dionesalvi ha discusso con i numerosi ragazzi presenti del suo critico rapporto con i social media e ha persino confidato un sogno inespresso, quello di diventare inviato di guerra e confrontarsi con la sofferenza vera. Ma non c’è spazio per rimpianti in una vita vissuta a muso duro come la sua, votata allo scontro anche contro il proprio fisico minuto. La rabbia sociale è ancora un tema centrale nell’analisi di Dionesalvi, che non ha fatto sconti alla borghesia del Sud tipicamente rappresentata nella città di Cosenza. Una borghesia cupa, per nulla illuminata, che continua a produrre storture di cui dovrebbe vergognarsi e per la quale i padroni delle città meritano di essere sputtanati in piazza, con nomi e cognomi. Mercoledì 14 ottobre alle 18 si replica con il viaggio di don Tommaso Scicchitano, sempre da Otra Vez.
ASCOLTA l’audio integrale dell’incontro con Claudio Dionesalvi su RADIO CIROMA 105.7