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HOUSE OF CALABRIA | L’intrigo buffo dell’acqua che viene dal nord

Francesco Cangemi
Francesco Cangemi
Marzo04/ 2016

Un nuovo intrigo di potere nelle stanze del consiglio regionale calabrese. E mica l’orgoglio territoriale ce l’hanno solo i leghisti capeggiati da Matteo Salvini. L’acqua proveniente dal Veneto è finita sotto l’attenzione della politica. Il protagonista è Domenico Tallini detto Mimmo, un consigliere regionale, eletto con Forza Italia nel 2014 e che oggi se ne sta fra i banchi del gruppo misto. Al catanzarese Tallini è capitata “una brutta avventura”. S’è così infastidito che ha chiesto l’intervento del presidente del Consiglio regionale Nicola Irto. Cosa sarà successo mai di così grave per far infuriare il consigliere? Beh Tallini, durante i lavori della quarta commissione del Consiglio che si occupa di Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente di cui, fra l’altro, è anche è vicepresidente, ha visto che sopra i tavoli della riunione c’erano bottigliette d’acqua provenienti dal Veneto. In una Calabria piena di sorgenti arriva l’acqua dal nord? Non sia mai!

acqua of calabria

Ed ecco perché il consigliere Tallini ha chiamato i giornalisti dell’ufficio stampa del Consiglio regionale per far sapere a tutti ciò che ha scoperto. «Bevo solo acqua calabrese convinto da sempre della qualità e della bontà dei prodotti della mia terra – ha tuonato Tallini dall’alto delle sue 10.902 preferenze ottenute con Forza Italia alle ultime regionali vinte dal centrosinistra guidato da Oliverio – Ed è per questo motivo che ho deciso di resistere alla sete quando, durante i lavori della quarta Commissione consiliare, mi sono trovato di fronte una bottiglia di acqua minerale prodotta nel Comune di Scorzè della Regione Veneta». Sacrilegio. Ma il consigliere regionale ha tenuto duro e con le labbra asciutte è corso a raccontare quello che aveva scoperto. «Come possiamo essere di aiuto alla nostra terra quando siamo noi stessi rappresentanti delle Istituzioni a disconoscere l’identità delle produzioni calabresi che rappresenta un momento di forte legame con i territori, consentendo il consumo di prodotti altrui ed in questo caso proprio di quell’acqua minerale che da noi è così buona, oltre che rinomata in tutta Italia? – ha aggiunto Tallini – Così non si va da nessuna parte, perché sono proprio le piccole cose a dare il segno di quel rinnovamento che ancora i nostri concittadini si attendono. Pertanto, al presidente Irto chiedo di sollecitare il gestore della mensa del Consiglio regionale a valorizzare il consumo dei nostri prodotti proprio in quella che lui stesso, con orgoglio, definisce la Casa dei calabresi». Cosa accadrà lo scopriremo nei prossimi giorni sperando che, finché non sarà affrontato il “caso”, il consigliere regionale Tallini non muoia di sete in attesa delle gloriose e limpide acque calabresi.

Ps: La volete una chicca in più? Sapete come si chiama il presidente della quarta commissione di cui Tallini è il vice? Domenico Bevacqua… Il caso non poteva che scoppiare lì.

Francesco Cangemi
Francesco Cangemi

Giornalista pubblicista che ama definirsi cantore della modernità e signor Wolf in salsa bruzia. Prima che nelle redazioni ha bazzicato per qualche anno nel teatro come attore e con qualche esperimento alla regia ma poi, per fortuna, ha smesso. Ha scritto diversi racconti ma molti sono ancora nella sua testa e ha collaborato a smisurate cose. Ah sì... ogni tanto parla in terza persona...

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