Secondo l’ex premier Silvio Berlusconi, se si vota ad ottobre vince la sinistra. Questa sarebbe stata l’indicazione del leader del Pdl ai suoi in una riunione del partito a Montecitorio, nella quale, oltre al consueto amore per i sondaggi, il Cavaliere ha rinnovato la sua visione di politica, proponendo il cambio di nome al partito all’interno del prossimo congresso del Popolo delle Libertà, già Casa delle Libertà, già Forza Italia. A quanto pare è proprio il nome del Belpaese che tornerà nell’ennesimo progetto politico di Sua Emittenza, al quale poco piacere starà facendo la diffusione delle telefonate di Nicole Minetti, consigliere regionale lombardo indagati insieme all’ex premier e a Lele Mora e Emilio Fede per il cosiddetto Rubygate. La Minetti chiama “Amorino” il presidente del Milan al telefono e spiega alle ragazze il tono delle serate hot ad Arcore. Contemporaneamente arriva la notizia dell’accordo sul divorzio con la signora Veronica Lario.
Batte un colpo anche il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani una riforma del finanziamento ai partiti con la richiesta del dimezzamento dei fondi pubblici. Sono due gli interventi previsti nella proposta predisposta dal Pd: il taglio del 50 per cento della prossima tranche dei rimborsi già previsti e l’introduzione per il futuro di un sistema che prevede la metà degli attuali fondi. Dopo la difesa del finanziamento ai partiti, insieme ad Alfano e Casini, Bersani torna dunque sull’argomento proponendo questa volta di scendere sotto la soglia dei 100milioni l’anno, quasi la metà dei 180mln che oggi percepiscono i partiti.