• mercoledì 19 Febbraio 2025

Maledetti, chiunque voi siate

admin
Maggio19/ 2012

brindisi

Sedici anni, sabato mattina, si scende dal pulmann, lo zaino scarabocchiato col pennarello, i messaggini. Al paese ci si sveglia prima e si arriva prima davanti scuola, si torna a casa più tardi. Chiunque abbia voluto far diventare tutto questo un orrore di fumo, urla e sangue meriterebbe le parole più brutte del vocabolario.

Melissa a casa non ci tornerà più, Veronica lotta disperatamente per continuare la sua giovane vita, mentre tanti altri porteranno impressa la paura e il dolore addosso. E’ assurdo. Noi siamo ragazzi come loro, e oggi siamo con loro.

Noi non capiamo, come tutti gli altri. Nel pomeriggio siamo andati in piazza, a Cosenza; si vociava, come tutti gli altri. Tentavamo di reagire in qualche modo, come hanno provato a fare in tutto il Paese: i più piccoli chiedevano cosa fosse davvero successo ai più grandi, quelli abozzavano, ma a loro volta cercavano qualcuno più grande di loro che potesse spiegargli. Hanno 30 anni, quelli di 70 ne hanno visto di bombe e dicono la loro, ma la verità è che nessuno ha visto mai qualcosa del genere.

Perché è successo? Chi è stato? Cosa succederà adesso? Ci rendiamo conto di una cosa: quanto è successo a Brindisi capita in anni particolari. Noi vogliamo affrontarli senza paura.

Lunedì mattina ci si alza presto, si scende dal pulmann, sedici anni, lo zaino scritto col pennarello, i messaggini.

admin

Your email address will not be published. Required fields are marked *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>