di Matteo Dalena
Ancora raid, spedizioni punitive, pestaggi. “Nera” la matrice. La scorsa notte a Viterbo si è consumato l’ennesimo episodio di violenza, vittima Filippo Rossi, direttore del quotidiano online “Futurista”. Il tutto si è svolto nel quartiere medievale San Pellegrino, al termine dell’appuntamento serale con “Caffeina Cultura”, manifestazione estiva di cui lo stesso Rossi è ideatore. Tornava verso casa quando – secondo il suo stesso racconto in questura – è stato attorniato da un gruppo di circa una ventina di giovani, solo quattro o cinque dei quali avrebbero dato avvio alla danza di calci e pugni. Il più violento, al volto, sarebbe stato sferrato da Gianluca Iannone, fondatore e presidente di CasaPound Italia, che Rossi, appena ripresosi dal pestaggio, ha denunciato in questura. Sono in corso indagini da parte degli uomini della Digos ma, secondo quanto si apprende, tutti gli aggressori indossavano una maglia nera con il logo dell’associazione Casapound Italia che, ispirandosi al poeta e saggista Ezra Pound, “utilizza la forza del volontariato per propagandare avanzate visioni sociali”. Attivismo e progresso … a suon di legnate. Questa la metodica Casapound.