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Le elezioni giù al nord: Milano

admin
Febbraio22/ 2013

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di Mariarosaria Petrasso

Nei giorni del carnevale ambrosiano, con una Milano colorata da mascherine e coriandoli, la percezione delle elezioni era ancora più debole. E non è cambiata nei giorni seguenti. Come a Torino e Bologna anche qui gli spazi autorizzati per l’affissione dei manifesti elettorali rimangono semivuoti. Si vede qualche faccione sorridente solo perché qui si vota anche per le Regionali, le preferenze aumentano gli interessi “privati”.

Non è importante la zona, che sia periferia o centro città, i 6×3 dei concerti superano di gran lunga quelli elettorali. Qualche bambino si diverte a disegnare i baffi a un Maroni che abbozza un sorriso, nessun annuncio in pompa magna del comizio del Pd in piazza Duomo, nonostante la storica gerontocrazia di partito sia tutta presente e schierata.

Mentre Berlusconi riempie le cassette della posta degli italiani, compare anche con un imperativo contro l’astensionismo (se vuoi il rimborso dell’Imu DEVI votare) con il claim che gira sugli schermi della stazione Lambrate fra gli spot di negozi e quelli di Monti.

Milano rimane una città estremamente affascinante. Al contrario della sua fama di città grigia, è un luogo che nasconde opportunità turistiche dappertutto. Passeggiando per il Cimitero Monumentale i miei occhi, abituati al degrado dei cimiteri nostrani, si stupiscono di trovare degli scalpellini che restaurano le tombe nei viali ordinati e puliti.

Tra una chiacchiera e l’altra con Andrea, il mio amico del viaggio in Turchia (il reportage qui), scopro che la Fondazione Telecom Italia ha avviato un progetto per la valorizzazione del parco del Pollino. Leggendolo (qui) sorrido, pensando che probabilmente questi solerti benefattori non hanno idea delle condizioni reali del territorio: informatizzare un luogo dove in alcuni punti non c’è nemmeno ricezione GSM sembra l’ennesima burla raccatta-fondi. E probabilmente spero rimanga solo un ambizioso progetto irrealizzato, pur di non distruggere un luogo che è bello proprio per la sua scarsa antropizzazione.

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Discuto di politica e, pur non potendo farne un campione attendibile, le voci arrivate al mio orecchio parlano insistentemente di Grillo che, dopo il desaparecido Renzi, sembra essere tornato il rottamatore-rinnovatore preferito.

Al gate del ritorno, con un aereo in ritardo di mezz’ora, troviamo un nostro amico cosentino trasferitosi a Trento. Gli chiediamo di manifesti ed elezioni e lui, in un confronto con l’abbondanza mediatica del Sud, definisce i trentini decisamente più “compiti”. Il ritorno a Lamezia sembra ormai un film già visto: passeggeri che si alzano quando ancora l’aereo è sulla pista, assenza di navette per Cosenza per i voli serali e autostrada chiusa a Falerna. In città la fila dei manifesti lungo i marciapiedi, stesse facce di sempre.

Bentornati al Sud”, sembrano volerti dire.

 

INFORMAZIONI DI VIAGGIO

Volo A/R Ryanair Lamezia Terme – Bergamo Orio al Serio

Navetta per stazione Centrale Fs Milano (e viceversa)

Regionale veloce A/R Trenitalia per Torino Porta Nuova

Regionale veloce A/R Trenitalia per Bologna Centrale

Per gli spostamenti in metropolitana a Milano si consiglia Carnet di 10 viaggi.

 

LE ELEZIONI GIU’ AL NORD: TORINO (qui)

LE ELEZIONI GIU’ AL NORD: BOLOGNA (qui)

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