Comunque la si voglia pensare sull’argomento, la prima assemblea degli eletti del Movimento Cinque Stelle del 4 marzo a Roma è stato un momento nuovo per la politica italiana e quindi a suo modo storico. La diretta web dell’elezione dei due capigruppo è stata vista da milioni di persone in diretta streaming su “La Cosa”, canale ufficiale del movimento, ma solo dal momento in cui Beppe Grillo ha dato la parola ai candidati per presentarsi e per eleggere le due cariche. Cosa è successo prima? In queste ore sta circolando, prima di tutto sui siti e blog locali del movimento stesso, un resoconto della discussione degli eletti con Grillo e Casaleggio.
Secondo questa ricostruzione – non giornalistica lo ribadiamo, ma una sorta di verbale interno allo stesso M5S – il senatore cosentino Nicola Morra (conosci qui il suo profilo) è stato il primo a prendere parola dopo che Beppe Grillo ha illustrato una linea e chiesto se c’erano dubbi o contrarietà. Morra, seduto nelle primissime file insieme alla pattuglia dei calabresi, avrebbe a sua volta ribadito la volontà generale degli eletti (che due giorni prima si erano già riuniti in un albergo romano senza Grillo e Casaleggio per conoscersi e confrontarsi) di essere una forza che dialoga con tutti ma che non dà deleghe in bianco a nessuno. Il professore del liceo Telesio aveva già espresso sui social network queste posizioni ma, sempre secondo la ricostruzione del Movimento Cinque Stelle che vi riproponiamo fedelmente nella sua parte iniziale, è stato il primo eletto del Movimento Cinque Stelle a ribadirla pubblicamente a Grillo e Casaleggio. Gli interventi succeduti a Morra non vengono riportati e si passa direttamente alle conclusioni afidate sotto forma di consigli a Casaleggio.
il senatore-cittadino Nicola Morra in primo piano sulla sinistra
LA RICOSTRUZIONE DELL’INCONTRO M5S DI ROMA
Ciao a tutti,
condivido con tutti un breve e personale report dell’incontro di oggi, per una massima trasparenza. Lo ho buttato giù in tempo reale, scusate la stringatezza e l’essenzialità.
Samuele.
(Riconosciamo l’hotel da lontano per l’assedio dei giornalisti accalcati fuori dall’ingresso)
(entriamo, ci accomodiamo in sala, inizia l’incontro)
Beppe
(applausi)
Siamo tanti abbiamo creato un mostro. Applauso a voi, non a me.
Consiglio: io do interviste solo ai reporter stranieri perchè sono corretti. E registro video/audio. Mi trovo benissimo.
Vi metto in guardia. Come succede già a me, vi violeranno la privacy alla ricerca dello scoop o addirittura inventandoselo. Io non riesco neanche a scaccolarmi in pace a casa mia, mi devo nascondere! 😀
Importantissimo: rimaniamo uniti, fiducia non fiducia, Bersani non Bersani, se siete tutti d’accordo, rimaniamo compatti. I partiti annaspano, È un nostro momento di forza. Staniamoli: devono fare alla luce del Sole quello che hanno fatto nell’ombra fino ad oggi (si riferisce agli inciuci e agli accordi).
Fiducia: è un no scontato, niente alleanze, niente fiducia, si vede proposta x proposta, scenario per scenario, sono le nostre regole base, ce le siamo date molto tempo fa e le abbiamo condivise insieme: non vedo come possano essere messe in discussione (consenso generale dalla sala).
Importante: restiamo uniti, loro proveranno a dividerci e a creare problemi interni o a farli percepire ai lettori. Se siamo compatti riusciremo bene.
Avete dubbi? Qualcuno è contrario?
Nicola, Senato, Calabria: non un dubbio, ma ribadisco un concetto: dialogo con tutti fiducia a nessuno.
…Altri interventi…
Risponde Giandoberto Casaleggio.
Tirata d’orecchi a chi aveva fatto interventi in politichese (tutti del tono “ok no alleanze, ma dobbiamo elaborare delle strategie politiche da portare avanti”): basta parlare di alleanze e basta parlare degli altri. Noi abbiamo la nostra strada ed il nostro metodo. (applausi)
Votazione per i capigruppo (dovranno fare una rotazione, adesso si elegge i primi)
Senato Vito Crimi
Camera Roberta Lombardi