di Salvatore Intrieri
Dopo diverse peripezie, finalmente la primavera ha fatto il suo ingresso deciso nelle nostre giornate, ma c’è un “ma”. Raramente la bella stagione si presenta puntualmente con l’equinozio, quest’anno ha deciso di dare il suo contributo un po’ più in ritardo. Si lascia alle spalle un inverno poco freddo e molto piovoso ma con tanta neve in Sila che in alcuni punti resiste ancora. Non sono mancati i disagi, in particolar modo sul settore occidentale, dove si sono verificati anche diversi fenomeni di pericolo idrogeologico.
Ora però si è voltata pagina; l’alta pressione si è fatta strada da Occidente inglobando tutta la nostra penisola, esprimendo il suo massimo potenziale sul nord Italia dove le temperature hanno toccato punte di 26-26°c in pianura padana; come abbiamo visto, mite e soleggiato anche al Meridione per tutta la settimana.
Siamo ai primi “ma”. Rimangono, infatti, ancora fresche o in alcuni casi fredde le temperature alla sera/notte specialmente in montagna( oltre 700m) dove le minime sono ancora su standard invernali. Tutto sommato eventi nelle medie del periodo, nel quale la valle del Crati vivrà spesso il fenomeno dell’inversione termica (più freddo in pianura che in collina).
Questa rimonta di bel tempo ha riscontro in un’impennata dell’indice Ao (artic oscillation) col vortice polare che si ricompatta dopo ben sette mesi e che sposta i suoi effetti nell’emisfero australe dove inizierà a scaldare i motori l’autunno. Tale considerazione ci fa capire che l’alta pressione inizierà a farsi strada vero il nostro centro-sud anche se Domenica 21 e Lunedì 22 molto probabilmente avremo un isolato episodio di maltempo.
È bene precisare che la primavera è anche una stagione di forti contrasti perciò non bisogna assolutamente sorprendersi se vi saranno sbalzi termici sensibili da una settimana all’altra, la natura non è impazzita, sa sempre ciò che fa.