
di Carla Monteforte
Un certo Caccamo ha vinto Sanremo giovani. La notizia è che in questa edizione Sanremo giovani c’era. Carlo Conti ha scelto di mandare in onda le nuove proposte all’orario di cena degli ospedali, così la maggior parte dei telespettatori che a quell’ora è ancora bloccata nel traffico della propria vita si è accorta giusto ieri che la gara dei talenti emergenti fosse inclusa in quest’edizione del festival, e di conseguenza dell’esistenza di tale Giovanni Caccamo che l’ha spuntata sui Kutso (leggi c.a.z.z.o.) e si porta a casa pure il Mia Martini e il premio Sala stampa Radio e Tv. Un fenomeno, peccato l’abbiano visto solo i degenti delle cliniche. Per quanto riguarda i big, eliminati (finalmente) Biggio e Mandelli che ieri hanno deciso di risparmiarsi il sincro per evitare l’ennesima figuraccia e a noi l’ennesimo strazio. Far ridere non è roba da milanesi a meno che non sei Cochi e Renato (gli piacerebbe!) o la Vanoni. Quest’ultima, travestita da Virginia Raffaele, è stata la vincitrice assoluta del festival. L’unico talento salito sul palco. Tornando ai cantanti, fuori dai giochi la milfona (Lara Fabian), Lazzaro (Raf) e Anna Tatangelo, nonostante l’età anagrafica, l’unica sanremese in concorso quest’anno. Senza di lei, stasera ,sarà difficile ricordarci che questo è il festival e non i provini di “Si tu que vales”. Le vallette, la bionda, la mora e la morta, sono rimaste fedeli a loro stesse perpetuando la galleria degli orrori. Emma, sempre più mortificata della scelta di partecipare come damigella e non in gara, dal suo Instagram ci tiene a precisare che mentre i telespettatori se la ridono di lei, lei se la ride di loro (lei da Sanremo però, loro dal divano). Dopo gli Anania, Realtime torna a fare capolino al teatro Ariston con Sammy. Ma il diciannovenne affetto da progeria, convocato dagli autori per la quota “fenomeni”, è stato il momento meno mostruoso dell’edizione 2015 del festival che ha fatto del “Freaks show” il tema conduttore. Un’Italian Horror Story che ha toccato la punta massima con la famiglia neocatecumenale catanzarese, superata a grand sorpresa da Il Volo. A televoto ancora aperto ai tre baby tenori, mandati in onda per mostrare alle frociarole con orologio biologico in allarme come sarebbe stato se si fossero riprodotte facendosi inseminare a tradimento in una darkroom, va il premio “Diaframma 2015” . L’anticoncezionale, non il muscolo.
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GRAZIE DEI FIOR | Via l’unica sanremese, ha vinto la Vanoni
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di Carla Monteforte
Un certo Caccamo ha vinto Sanremo giovani. La notizia è che in questa edizione Sanremo giovani c’era. Carlo Conti ha scelto di mandare in onda le nuove proposte all’orario di cena degli ospedali, così la maggior parte dei telespettatori che a quell’ora è ancora bloccata nel traffico della propria vita si è accorta giusto ieri che la gara dei talenti emergenti fosse inclusa in quest’edizione del festival, e di conseguenza dell’esistenza di tale Giovanni Caccamo che l’ha spuntata sui Kutso (leggi c.a.z.z.o.) e si porta a casa pure il Mia Martini e il premio Sala stampa Radio e Tv. Un fenomeno, peccato l’abbiano visto solo i degenti delle cliniche. Per quanto riguarda i big, eliminati (finalmente) Biggio e Mandelli che ieri hanno deciso di risparmiarsi il sincro per evitare l’ennesima figuraccia e a noi l’ennesimo strazio. Far ridere non è roba da milanesi a meno che non sei Cochi e Renato (gli piacerebbe!) o la Vanoni. Quest’ultima, travestita da Virginia Raffaele, è stata la vincitrice assoluta del festival. L’unico talento salito sul palco. Tornando ai cantanti, fuori dai giochi la milfona (Lara Fabian), Lazzaro (Raf) e Anna Tatangelo, nonostante l’età anagrafica, l’unica sanremese in concorso quest’anno. Senza di lei, stasera ,sarà difficile ricordarci che questo è il festival e non i provini di “Si tu que vales”. Le vallette, la bionda, la mora e la morta, sono rimaste fedeli a loro stesse perpetuando la galleria degli orrori. Emma, sempre più mortificata della scelta di partecipare come damigella e non in gara, dal suo Instagram ci tiene a precisare che mentre i telespettatori se la ridono di lei, lei se la ride di loro (lei da Sanremo però, loro dal divano). Dopo gli Anania, Realtime torna a fare capolino al teatro Ariston con Sammy. Ma il diciannovenne affetto da progeria, convocato dagli autori per la quota “fenomeni”, è stato il momento meno mostruoso dell’edizione 2015 del festival che ha fatto del “Freaks show” il tema conduttore. Un’Italian Horror Story che ha toccato la punta massima con la famiglia neocatecumenale catanzarese, superata a grand sorpresa da Il Volo. A televoto ancora aperto ai tre baby tenori, mandati in onda per mostrare alle frociarole con orologio biologico in allarme come sarebbe stato se si fossero riprodotte facendosi inseminare a tradimento in una darkroom, va il premio “Diaframma 2015” . L’anticoncezionale, non il muscolo.
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