+++(19 mar) Alle 11 di giovedì, ai microfoni di Sky Tg24, Claudio Taffuri, capo dell’Unità di crisi della Farnesina conferma che ci sono due irreperibili dopo l’attacco di ieri a Tunisi, sono Giuseppina Biella e Antonella Sesino. Sempre a Sky Tg 24, il capo dell’Unità di crisi della Farnesina Taffuri ha detto anche che uno degli italiani feriti nell’attacco «è molto grave».+++
+++(ore 23.30) Dopo una giornata di ansia è arrivata la conferma: tra le vittime italiane nella strage di Tunisi c’è anche un torinese, Orazio Conte. L’uomo si trovava in Tunisia con la moglie (Carolian Bottari) che è ferita e altri due dipendenti comunali, Antonella Sesino e Anna Abagnale (disperse).
+++ (ore 23) È morto, colpito dai proiettili durante l’attacco al museo del Bardo di Tunisi: Francesco Caldara, pensionato di 64 anni, il turista di Novara in viaggio con la Costa Fascinosa, non è sopravvissuto. A renderlo noto la nipote Milena.+++
+++(ore 22): 20 morti e 50 feriti secondo tv tunisina, ancora incerto il numero delle vittime italiane, la Farnesina parla di quattro italiani deceduti nell’attacco terroristico.+++
(15.20) Le forze armate tunisine hanno concluso positivamente il blitz nel Museo del Bardo, a Tunisi. Un nutrito gruppo di turisti è stato liberato, ma sono ancora asserragliati all’interno del Museo del Bardo i tre miliziani jihadisti con alcuni ostaggi. Secondo un portavoce del governo tunisino due dei tre terroristi sono stati uccisi nel blitz. Due ore fa un attacco terroristico, secondo Al Jazeera (che non cita fonti) rivendicato dall’Isis, ha portato all’uccisione di almeno 14 turisti. Sarebbero stati tre gli uomini vestiti in tuta mimetica e armati di kalashnikov ad assaltare il museo, uno arrestato e due uccisi nel blitz. La struttura, frequentata ogni giorno da migliaia di turisti (in maggioranza italiani e francesi), adagiata al Parlamento tunisino, proprio stamane chiamato a votare una legge contro il terrorismo.
Il Financial Times cita fonti ministeriali, indicando un italiano fra le otto vittime, altre fonti giornalistiche parlano di sette turisti tedeschi e un tunisino. Per ora le uniche conferme riguardano altri due connazionali fra i feriti, ricoverati nel nosocomio cittadino, mentre un gruppo di 100 italiani è al sicuro all’interno del museo in una sala controllata dalle forze dell’ordine tunisine, c’è la conferma della Farnesina. Si tratta di una comitiva di turisti in crociera sul Mediterraneo, fra loro anche un gruppo di dipendenti del Comune di Torino. Costa Crociera ha messo a disposizione numero verde per informazioni 800916060 e +390109997807.
«Qui stanno sparando a tutti – ha raccontato una nostra connazionale, torinese, all’agenzia LaPresse – vi prego aiutateci». E aggiunge: «Eravamo una comitiva di una cinquantina di persone. Qui nella stanza siamo in sei italiani, di là nello stanzone sono molti di più. Due persone sono morte. Altre tre sono rimaste ferite».
Fino a oggi la Tunisia era stata risparmiata dagli attentati ma visto l’elevato numero di tunisini che ha combattuto e combatte in Siria ci si poteva in qualche modo aspettare una cosa simile, soprattutto perché il governo tunisino proprio poche ore prima aveva realizzato una retata nella periferia nord di Tunisi che aveva portato in manette almeno sette persone accusate di preparare attentati e di reclutare giovani. Nelle settimane passate la propaganda dello Stato Islamico aveva annunciato un attacco ai simboli culturali del paese.