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DITO MEDIA | Himmler – Luttwak, sulla virile interpretazione del nulla

Francesco Veltri
Francesco Veltri
Febbraio20/ 2015
Non si ride né a Est né a Ovest di Berlino, ché Atene e Sparta hanno da tempo smesso di poter essere usate a paragone di queste latitudini. Dopo il caso internazionale c’era chi si aspettava un segno tangibile della presenza nel mondo del Partito Democratico. Dopo una lunga e snervante attesa, è arrivata la tanto desiderata opposizione. Non al sindaco però, e neanche al presidente della Provincia (che poi, si sa, sono la stessa persona), ma a se stesso. Sì, il Pd cosentino è riuscito a farsi opposizione da solo. Niente di nuovo, si dirà, andando col pensiero a quanto succede a Roma da un po’ di anni a questa parte. Lì, però, ci si combatte per questioni legate all’interpretazione del potere, che per ora è saldamente nelle mani del partito. Nella città dei bruzi, invece, si litiga per questioni legate all’interpretazione del nulla che, anche in questo caso, è saldamente nelle mani del partito. Un po’ tutti (in politica si usa fare così) pensavano che anche i dirigenti locali cavalcassero l’onda mediatica dell’indignazione per la foto del criminale nazista Heinrich Himmler apparsa sulle brochure della città di Cosenza su Alarico distribuite alla Bit di Milano. Ne hanno parlato tutti e la notizia ha occupato le pagine dei giornali italiani più prestigiosi, tanto da far vergognare un’intera provincia. Era, questa, quindi, l’occasione ideale per dare la mazzata politica al sindaco e alla sua squadra. I democratici cosentini avevano l’opportunità irripetibile di entrare nella storia, un gol a porta vuota.
Corrado Guzzanti imita Luttwak
Corrado Guzzanti imita Luttwak

E così, dopo una lunga e attenta riflessione, il 18 febbraio, alle 16.47, è arrivata la prima bomba a firma del capogruppo al Comune Marco Ambrogio che, attraverso un comunicato stampa ha chiesto al primo cittadino di evitare la venuta in città di personalità come Edward Luttwak per approfondire gli studi su Alarico. “Lo chiedo – ha spiegato Ambrogio – perché lo stesso risulta essere presente nella black list dell’Isis e, in questo particolare momento storico, con il fuoco libico in fermento, non mi sembra opportuno esporre la nostra città ad un così elevato rischio attentati”. E poi ancora: “Negli ultimi giorni la cronaca cittadina è stata particolarmente occupata dalla vicenda che ha interessato la pubblicizzazione della città di Cosenza alla Bit accostata alla figura del boia tedesco Himmler. Non sono entrato nel merito della vicenda perché ho appreso subito della volontà dell’amministrazione Occhiuto di provvedere alla ristampa sostituendo la foto incriminata e, conoscendo la professionalità dei due dirigenti Bilotto e Cerzoso, che hanno curato la brochure, sono certo si sia trattato di una leggerezza, niente più”. Ma non è finita qui, alle 18.52 dello stesso giorno, è arrivata la risposta al capogruppo, ma non dal sindaco, bensì dal segretario provinciale del suo partito, Luigi Guglielmelli. “La dichiarazione del consigliere Marco Ambrogio – riporta la nota – è personale e non concordata con il Pd. Sono certo di interpretare il sentimento degli iscritti e simpatizzanti del Partito democratico affermando che essere nella black list dell’Isis è motivo di vanto e di orgoglio e non certo di esclusione e di esilio”. Due note potenti (acute sarebbe troppo) che hanno confuso Mario Occhiuto e la sua comunità. Addirittura da Washington il protagonista della frattura tra le due anime(?) del partito, professor Edward Luttwak, ha inteso rispondere al capogruppo con un beffardo “Quando ritorno a Cosenza porterò una medaglia per coraggio virile a Marco Ambrogio”. E così, nel giro di 24 ore, il Pd cosentino è riuscito nell’impossibile: sui quotidiani nazionali al posto di Himmler c’è finito lui. Applausi.

Francesco Veltri
Francesco Veltri

Guaribile romantico del giornalismo calabrese. Scrive per non dimenticare e si ostina a osservare l'inosservabile. Ha lavorato con alterne sfortune nelle redazioni della Provincia cosentina, di Cosenza Sport, di Cronaca della Calabria, di Calabria Ora e dell’Ora della Calabria. Per Diarkos ha scritto "Il Mediano di Mathausen"

  • Natale Bosco Rispondi
    10 anni ago

    Il consigliere Ambrogio non vuole Luttwak perché attraverso sofisticate strumentazioni tecnologiche potrebbe confermare che nelle grotte di località Alimena di Mendicino, scoperte dai fratelli Bosco, è sepolto il re dei visigoti Alarico con annesso tesoro. La storia dell’Isis è un’idiozia.

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