di Angelo De Luca
La Calabria, così come universalmente risaputo, è una terra ricchissima, evoluta, con strade e autostrade asfaltate a più corsie, con un trasporto pubblico locale capillare ed efficiente, con una sanità e degli ospedali da fare invidia agli Stati Uniti, con un tasso di disoccupazione tra i più bassi del mondo, con una media della qualità della vita superiore al resto d’Italia e – soprattuttamente – con un tasso di criminalità bassissimo. A tre mesi dalle elezioni non abbiamo ancora una giunta completa ma in questi giorni succede che la nuova classe politica regionale – specificatamente il presidente della giunta Mario Oliverio in compagnia della parlamentare Enza Bruno Bossio – presenta al mondo intero il progetto del secolo, in grado di migliorare ulteriormente la già lussuosissima vita dei calabresi: “Più internet veloce per tutti”. Che è un po’ come la famosa parodia di Cetto La Qualunque. Anzi, addirittura meglio. Perché la banda non è larga, ma è ultra-larga. Un passaggio epocale quindi, quale alfabetizzazione digitale e alfabetizzazione digitale, è risaputo che più internet significa soprattutto “cchjiu pilu ppè tutti”. Per tutti, non per pochi, incluse pure le anziane e gli anziani dei paesini che aspettano una strada che li colleghi al mondo. Tra qualche tempo questi fortunati vedranno bussare alla porta un tale (non si è capito ancora se in carne ed ossa o vestito da Giga – robot d’acciaio) di nome “tutor digitale”. Lo ha detto “B&B”, creare dei tutor digitali che possano accompagnare e assistere la popolazione anziana, per arrivare nel giro di pochi anni allo switch off della pubblica amministrazione verso digitale. Uno si immagina già oggi, senza aspettare il famigerato 2016, la faccia di nonna Maria e di cumpà Peppinu alla vista del giovane tutor digitale creato al laboratorio del Pd spiegare che le pensioni viaggeranno sempre più leggere… “Occorre mettere in campo – ha aggiunto poi in comunicato “P&P” – gli interventi prioritari, in grado di generare discontinuità positiva nella capacità effettiva di innovazione della regione, rapidamente cantierabili, capaci di generare in tempi brevi risultati e benefici tangibili per gli utilizzatori finali, anticipando altri interventi di più complessa realizzazione”. Un commento per il quale chiediamo una nuova figura di alfabetizzazione, ma non di nonna Maria e di cumpà Peppino, ma di chi scrive queste stronzate ai politici. Non sappiamo chi sia, ma con il ritorno dell’utilizzatore finale di ghediniana memoria gli dedichiamo un abbraccio d’ufficio. Attenzione, tutto questo discorso non perché non sia utile e importante la banda ultra larga, anzi. Ma solo perché di queste storielle presentate in pompa magna ai soliti convegni nei soliti alberghi dai soliti politici importa la benemerita mazza a quel paese reale che tutto si aspetta dalla politica, tranne che sentirsi dire che si evolveranno grazie ad un tutor digitale che varcherà la soglia dell’abitazione di due anziani per tentare di insegnare loro come fare ad usare un tablet che non avranno mai i soldi per comprare.
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Il collettivo Mmasciata è un movimento di cultura giovanile nato nel 2002 in #Calabria. Si occupa di mediattivismo: LA NOSTRA VITA E' LA NOTIZIA PIU' IMPORTANTE.
SAPEVATELO | Calabria, la banda si allarga
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di Angelo De Luca
La Calabria, così come universalmente risaputo, è una terra ricchissima, evoluta, con strade e autostrade asfaltate a più corsie, con un trasporto pubblico locale capillare ed efficiente, con una sanità e degli ospedali da fare invidia agli Stati Uniti, con un tasso di disoccupazione tra i più bassi del mondo, con una media della qualità della vita superiore al resto d’Italia e – soprattuttamente – con un tasso di criminalità bassissimo. A tre mesi dalle elezioni non abbiamo ancora una giunta completa ma in questi giorni succede che la nuova classe politica regionale – specificatamente il presidente della giunta Mario Oliverio in compagnia della parlamentare Enza Bruno Bossio – presenta al mondo intero il progetto del secolo, in grado di migliorare ulteriormente la già lussuosissima vita dei calabresi: “Più internet veloce per tutti”. Che è un po’ come la famosa parodia di Cetto La Qualunque. Anzi, addirittura meglio. Perché la banda non è larga, ma è ultra-larga. Un passaggio epocale quindi, quale alfabetizzazione digitale e alfabetizzazione digitale, è risaputo che più internet significa soprattutto “cchjiu pilu ppè tutti”. Per tutti, non per pochi, incluse pure le anziane e gli anziani dei paesini che aspettano una strada che li colleghi al mondo. Tra qualche tempo questi fortunati vedranno bussare alla porta un tale (non si è capito ancora se in carne ed ossa o vestito da Giga – robot d’acciaio) di nome “tutor digitale”. Lo ha detto “B&B”, creare dei tutor digitali che possano accompagnare e assistere la popolazione anziana, per arrivare nel giro di pochi anni allo switch off della pubblica amministrazione verso digitale. Uno si immagina già oggi, senza aspettare il famigerato 2016, la faccia di nonna Maria e di cumpà Peppinu alla vista del giovane tutor digitale creato al laboratorio del Pd spiegare che le pensioni viaggeranno sempre più leggere… “Occorre mettere in campo – ha aggiunto poi in comunicato “P&P” – gli interventi prioritari, in grado di generare discontinuità positiva nella capacità effettiva di innovazione della regione, rapidamente cantierabili, capaci di generare in tempi brevi risultati e benefici tangibili per gli utilizzatori finali, anticipando altri interventi di più complessa realizzazione”. Un commento per il quale chiediamo una nuova figura di alfabetizzazione, ma non di nonna Maria e di cumpà Peppino, ma di chi scrive queste stronzate ai politici. Non sappiamo chi sia, ma con il ritorno dell’utilizzatore finale di ghediniana memoria gli dedichiamo un abbraccio d’ufficio. Attenzione, tutto questo discorso non perché non sia utile e importante la banda ultra larga, anzi. Ma solo perché di queste storielle presentate in pompa magna ai soliti convegni nei soliti alberghi dai soliti politici importa la benemerita mazza a quel paese reale che tutto si aspetta dalla politica, tranne che sentirsi dire che si evolveranno grazie ad un tutor digitale che varcherà la soglia dell’abitazione di due anziani per tentare di insegnare loro come fare ad usare un tablet che non avranno mai i soldi per comprare.
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