di Francesco Vigna
“Facciamogli vedere chi siamo”. Questo avranno pensato i ragazzi di mister Mazzitelli dopo aver letto la dichiarazione stampa del presidente del Sant’Agata d’Esaro, nella quale, oltre a parlare del campionato finora esaltante della propria squadra, prima in classifica, ha azzardato un pronostico sull’esito finale del campionato: Il Guaranum ha il 5% di possibilità di vincere il campionato”.
Mai svegliare il gigante che dorme.
Al Boschelli di Castiglione Cosentino, l’atmosfera che si respira per la gara è di tutt’altra categoria. Tanti i sostenitori arrivati da Sant’Agata d’Esaro, armati di sciarpe, bandiere e tamburi, sempre presenti al fianco della squadra, e vera forza, (non sminuendo quella dei giocatori in campo) della squadra capolista. Roba che si vede raramente nei campi di Seconda categoria.
Le condizioni per essere la classica “gara da non perdere” ci sono tutte. E l’inizio della partita non tradisce le attese.
Immaginate l’arbitro come una sorta di starter. Dal fischietto parte il colpo che dà il via alla gara.
Il più veloce ad uscire dai blocchi è Alessandro Bacilieri. Dopo aver preso palla a centrocampo, l’esterno sinistro del Guaranum accelera in mezzo a due avversari, lasciandoli sul posto, entra in area, salta l’ultimo difensore e mette in mezzo il pallone: “Solo da spingere dentro, prego!!!”. Vittorio Pino ringrazia ed ubbidisce. Trenta secondi e il Guaranum è già in vantaggio.
L’approccio alla partita spesso è fondamentale nel calcio, e la determinazione con cui i ragazzi di mister Mazzitelli affrontano i primi istanti di partita è impressionante. Dominio totale a centrocampo e sulle corsie esterne dove le coppie Barbuscio-Bacilieri a sinistra e Spagnuolo-Nicoletti a destra appaiono devastanti.
Il Sant’Agata è totalmente in balia degli avversari, e capitolano per la seconda volta intorno al ventesimo minuto. Il raddoppio è un gentile omaggio del portiere santagatese, il quale non riesce a trattenere un cross di Michele Caruso e lascia il pallone ad Emanuel Nicoletti che è libero di depositare il pallone in rete.
Sembra tutto facile per i padroni di casa, ma alla mezz’ora il Guaranum resta in dieci. Una palla non restituita dagli ospiti è la causa del fallo a centrocampo di Luca Covello, che gli costa il rosso. Duro il fallo, ma non abbastanza da giustificare un’espulsione. Il parapiglia verbale che ne segue costa un espulsione anche per un membro della panchina ospite.
Si riprende a giocare. Il mister del Sant’Agata tenta il tutto per tutto, inserendo una punta per un difensore, ma il primo tempo finisce senza altre situazioni degne di nota.
Dagli spogliatoi esce una partita del tutto opposta al primo tempo. Stavolta è il Sant’Agata ad essere veemente nel suo agire. Il duo al centro della difesa del Guaranum, composto da Maurizio Covello e capitan Luigi Leonetti alza il muro contro gli attacchi santagatesi, ma una falla si apre intorno al quarto d’ora. Proprio il capitano Leonetti buca una palla passata in verticale, e il Sant’Agata accorcia le distanze.
Per il Guaranum arriva il momento di infoltire il centrocampo. Entra Marco Vinti, al posto di Pierlugi Leonetti (preferito, come partner d’attacco di Pino, a capitan Garro, a cui vanno gli auguri per la nascita del suo primogenito Piero).
Il Sant’Agata ci prova con forza, ma il Guaranum resiste e spreca anche qualche ottimo contropiede che potrebbe chiudere la gara.
Gli ultimi dieci minuti sono epici. Il Guaranum deve sostituire prima Spagnuolo (al suo posto Sicilia) e poi Nicoletti (Cassano) per infortunio, e quando Maurizio Covello subisce un colpo da KO su un fianco, è costretto a stringere i denti e restare in campo, anche se visibilmente dolorante. A far coppia con Leonetti al centro della difesa è addirittura il bomber Vittorio Pino.
Portare a casa la vittoria è assolutamente l’unica cosa che conta.
A mettere il sigillo sulla vittoria ci pensa Claudio Granata. Il portiere del Guaranum compie due interventi strepitosi nel finale. L’intervento su un attaccante avversario, che si trova a tu per tu con il portiere del Guaranum è un vero e proprio miracolo, che suggella il trionfo della propria squadra.
Dopo sei minuti di recupero, l’arbitro decreta la fine delle ostilità, e i giocatori delle due squadre possono uscire dal campo tra gli applausi del pubblico visibilmente soddisfatto per lo spettacolo andato in scena.
Il Guaranum può finalmente festeggiare una vittoria meritata, figlia di una grande prova di gruppo. Lo spirito di squadra mostrato e la voglia di sacrificarsi insieme per un’unica causa, la vittoria, sono le uniche strade da percorrere per arrivare in alto e togliersi tante soddisfazioni.
Ora a soli tre punti dalla vetta, immaginiamo che le possibilità di vittoria per il Guaranum siano cresciute rispetto al 5%.