di Francesco Vigna
Partita d’altri tempi, quella andata in scena al “Boschelli” di Castiglione Cosentino, tra i padroni di casa del Guaranum e la Brutium Cosenza. Sotto una pioggia torrenziale, le due squadre hanno dato vita ad una vera e propria battaglia, dalla quale non sono venuti fuori né vincitori e né vinti.
Il maltempo non è bastato a fermare i tanti amanti del calcio dilettantistico, e sulle tribune i tifosi di ambedue le squadre erano davvero tanti. Nutrito, come sempre, il plotone della Curva Nord, ovunque al fianco della Brutium Cosenza.
Entrambe le squadre arrivavano alla gara con un trend positivo, e se il Guaranum è nel gruppo nutrito (insieme a Mendicino e Santa Maria del Cedro) all’inseguimento della capolista Sant’Agata d’Esaro, con tre soli punti di distacco dal primato, la Brutium è a soli due punti dalla zona playoff.
La partita d’andata lasciò l’amaro in bocca alla squadra della città bruzia. In vantaggio sino al 90°, fu rimontata e superata da due gol nel finale dal Guaranum.
E magari è stato questo lo spirito che ha animato la Brutium sin dal fischio d’inizio.
Nei primi dieci minuti la partenza indiavolata della squadra del capoluogo, sembra cogliere di sorpresa gli uomini agli ordini di mister Mazzitelli.
Il Guaranum, con ben quattro assenti per squalifica, parte molle e poco compatta. Ne approfitta la Brutium, che va subito in gol con un calcio di rigore trasformato da Sammarco, e raddoppia, due minuti dopo, con lo scatenato Scarlato.
Due colpi da KO per il Guaranum. Un uno-due micidiale che accende la tifoseria bruzia, e manda in crisi la squadra della bagliva.
Ma quando l’avversario barcolla, bisogna mandarlo al tappeto, altrimenti potrebbe riprendersi e poi sono guai. E i guai per la Brutium, che non chiude i conti, arrivano puntuali ed hanno le sembianze di uno straordinario calciatore: Michele Caruso.
Il numero 10 del Guaranum, si carica completamente la squadra sulle spalle, ed al minuto 25, accorcia le distanze. Un bolide del centrocampista, dai trentacinque metri, dopo un doppio dribbling, coglie impreparato il portiere avversario, beffato anche dal campo allagato che accelera la traiettoria del pallone.
Sempre Caruso protagonista, qualche minuto più tardi, quando imbecca sulla corsa Alessandro Bacilieri. L’esterno del Guaranum entra in area da sinistra e viene steso da un avversario. Calcio di rigore, che Caruso trasforma, siglando la doppietta personale e il pareggio, col quale si chiude la prima frazione di gara.
I giocatori a prendere un tè caldo, mentre la pioggia si abbatte inesorabile sui poveri tifosi.
Nel secondo tempo le due squadre appaiono stanche, e le condizioni del terreno di gioco si fanno sempre più pesanti. Lo spettacolo viene meno, e di contro aumentano contrasti e scontri di gioco.
Al ventesimo, però, un lampo della Brutium riaccende la luce della partita. Con un’azione veloce di rimessa arriva il gol del 3 a 2 della squadra ospite.
Mister Mazzitelli corre ai ripari, ed inserisce Spagnuolo e Garro, al posto di Sicilia e dell’acciaccato Vinti. E proprio i due neo-entrati confezionano il gol del definitivo pareggio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la difesa della Brutium non allontana il pallone dall’area come dovrebbe, e non riesce a lasciare in fuorigioco Spagnuolo, il quale, imbeccato in area, è libero di fornire l’assist vincente per Garro che ringrazia e mette dentro.
Il finale di partita è segnato dalla paura delle due squadre di non perdere un match così importante. Sale la tensione e a farne le spese è l’allenatore della Brutium De Vincenti, vecchia conoscenza del calcio castiglionese, che viene allontanato dal direttore di gara per proteste.
E mentre cessano le occasioni da gol, la pioggia non cessa di cadere su Castigione, ed accompagna i giocatori negli spogliatoi, per una meritata doccia.
Finisce così la gara, con un pareggio pirotecnico e giusto per quello che si è visto in campo. Le due squadre, con questo pareggio, non guadagnano alcuna posizione, ma rosicchiano un punticino importante per i rispettivi obiettivi.
Difatti, la vittoria del Santa Maria del Cedro contro la capolista Sant’Agata d’Esaro, accorcia la classifica nelle primissime posizioni. Mentre la sconfitta del Lattarico in quel di Pedace alimenta i sogni playoff per le squadre che inseguono, Brutium in testa.
A sei gare dal termine del campionato, ancora tutti i giochi sono aperti, ed ogni partita può rappresentare una speranza in più o un’occasione mancata.
Ragazzi… E’ assolutamente vietato mollare.
LA CLASSIFICA