Sul palco con Mannarino: VIDEO
La Sila suona Bee 2015 è pronta all’ultimo atto della stagione con il concerto di Alessandro Mannarino a Monte Curcio. Uno degli appuntamenti più suggestivi dell’estate quello di domenica 13 settembre, a 1800 metri di altitudine, raggiungibile grazie a un mezzo di risalita speciale: l’ovovia degli impianti ARSAC di Camigliatello Silano. «Quello che cercherò di fare – ha dichiarato il cantautore di Alessandro Mannarino all’inizio di un tour da record – sarà soprattutto far risuonare le corde profonde degli spettatori, attraverso quei suoni organici e vivi che escono fuori dalle vibrazioni dei legni e di chi li suona. Uno strumento biologico, come una chitarra, un tamburo o un violino, somiglia molto a un corpo umano, teme il freddo e il caldo, parla piano e urla forte, sa cantare a piena voce e sa anche sussurrare. Questi pezzi di legno, pelle, corde si incastrano bene con gli esseri umani e sono strumenti in grado di tradurre meglio di altri l’anima in suono». Le chitarre saranno suonate da Tony Canto (già produttore artistico del cantautore), Alessandro Chimienti e Alessandro Mannarino. Nicolò Pagani al contrabasso. Francesco Arcuri, polistrumentista, suonerà il violoncello, la sega sonora, alcune percussioni e si occuperà della parte elettronica. Al violino, tamburo battente e voce femminile, Lavinia Mancusi. Gli strumenti a corde si appoggeranno sulle ritmiche del percussionista polistrumentista Daniele Leucci.
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Ecco come descrive questa chiusura di Festival il Direttore Artistico Giampaolo Calabrese, fondatore della rassegna per Archimedia Produzioni con la produzione esecutiva di Piano B: «Monte Curcio è la montagna incantata della Sila suona Bee, è il sanatorio della musica e dello spettacolo, che è insieme arte e natura, paesaggio e divertimento, la cima più alta del nostro festival, partito da questa vetta esattamente un anno fa, dopo essere passato per il monte Cocuzzo e i pascoli di Molarotta, con l’energia di Paola Turci prima e di Manu Chao dopo. Si torna e si chiude con un grande cantautore Alessandro Mannarino, in uno scenario onirico, sublime, battezzato dal demone meridiano di Vinicio Capossela che ancora si sente aleggiare tra i boschi. Perché la mia idea di spettacolo è una sfida alla conquista, non un banale approdo, non un qualunque appuntamento con un qualunque artista. Si ascoltano i luoghi, si canta sui prati, con lo sguardo sui laghi, sul paesaggio, di fianco ad un amico, ad un amore, ai bambini, possibilmente distesi su di un plaid. Lo spettacolo più bello, resta il pubblico che arriverà lungo il pendio o volante sull’ovovia».
Qualche informazione logistica per gli spettatori: il concerto dovrebbe iniziare verso le 15 e 30, gli impianti di risalita apriranno alle 12, mentre l’area del palco non prima delle 13. Il biglietto del concerto costa 21 euro e non comprende il costo dell’ovovia, che è di 5 euro andata e ritorno. Per quanto riguarda lo spettacolo le prevendite procedono spedite nei numerosi punti adibiti, mentre il biglietto dell’ovovia è acquistabile direttamente sul luogo, alle biglietterie degli impianti di risalita. Nell’attesa, come l’anno scorso prima del concerto di Capossela, una festa di degustazioni e musica. Ancora una volta l’area food sarà a cura di Gal Sila con percorsi del gusto eno-gastronomici d’eccellenza e non mancheranno inoltre le passeggiate e le escursioni di Cammina Sila.