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Il via col vento che turba le serre cosentine

admin
Gennaio14/ 2013

eolico serre

di Mariarosaria Petrasso

110 milioni di euro, una ventata di soldi simile da queste parti non era mai arrivata. E’ un’opera dai numeri mostruosi il parco eolico che dovrebbe essere realizzato sulla famosa catena costiera tirrenica in località Serra Pizzuta, nei comuni di Cerisano e Marano Marchesato.

L’accordo tra Enel Green Power e il Comune di Cerisano risale al 2007, nel pieno boom dello sfruttamento delle fonti di energia rinnovabili. Un accordo di svariati milioni di euro, sia per la società elettrica e sia per l’amministrazione comunale, nella classica tradizione dei piccoli paesi del Sud affamati di posti di lavoro e piogge di fondi per risollevare i bilanci sempre in rosso.

Il contratto prevedeva un’esclusiva sul territorio per Enel Green Power, che avrebbe realizzato un parco di 31 aerogeneratori per un totale di 62 MW. Un’opera faraonica, con pale alte 150 metri, ciascuna capace di produrre energia per 8000 famiglie, il doppio degli abitanti di questi paesi. Ovviamente si tratta di movimentare milioni di metri cubi di terra e cemento armato, diversi chilometri di strade da allargare e di cavi da sotterrare in una zona piena di sorgenti acquifere.

eolico serre2

Se il rischio ambientale sembra innegabile, l’accordo preliminare del 2007 mostra una situazione rosea dal punto di vista dello sviluppo economico del territorio. Si parla infatti del 2% sul lordo degli introiti dell’impianto di Enel Green Power, una convenzione ventennale e 600mila euro in opere pubbliche e/o azioni ambientali compensative. Senza contare l’affare dei “certificati verdi”, più volte smascherato come fonte per nulla ecologica di guadagno.

Parlando di “colonialismo eolico”, negli anni anche associazioni come la Lipu e Italia Nostra si sono schierate contro la costruzione dell’impianto, ed è stato messo in piedi anche un comitato civico con gli stessi scopi. La Calabria non è nuova a speculazioni ambientali per la realizzazione di impianti di fonti rinnovabili, ed è proprio di qualche giorno fa la notizia del rinvio a giudizio di alcuni ex componenti del Nucleo di Valutazione Ambientale (Via) che, secondo l’accusa, avrebbero autorizzato la realizzazione di parchi eolici nel Crotonese e nel Cosentino anche in presenza di vincoli ambientali. Visti questi precedenti e visto che la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020 è stata già superata è comprensibile la preoccupazione dei cittadini di Cerisano, che si sono mobilitati con una raccolta firme per fermare la realizzazione del parco.

Nel frattempo Enel Green Power, vista l’appetibilità del territorio che riuscirebbe a “catturare” tutte le correnti provenienti dal Tirreno, a ottobre 2012 ha richiesto alla Regione Calabria l’indizione di una conferenza di servizi, per poter avviare finalmente i lavori concordati con le amministrazioni comunali. I lavori potrebbero dunque iniziare anche in questo anno, i sindaci di Cerisano e Marano Principato sono concordi.

Rimane solo da decidere se la priorità sia la salvaguardia ambientale delle serre cosentine o la promessa di uno sviluppo economico che altrove fatica a realizzarsi.

 

IL VIDEO REALIZZATO DAL COMITATO CONTRO IL PARCO

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