di Irene Napoli
Se è vero che ormai questa generazione è completamente in preda alla sindrome da social network, sono giorni particolarmente difficili per i ragazzi di
Padula inferiore e Zumpano. Nei due centri residenziali e industriali alle porte di Cosenza infatti è saltata la linea telefonica e con essa la possibilità di avere Internet nelle case. La colpa è della ennesima probabile banda del rame. A causare il disservizio è stato difatti il reiterato furto dei cavi di rame dai tralicci Telecom. I ladri, per impossessarsi del cosiddetto oro rosso, da rivendere poi sul mercato nero, non hanno esitato nemmeno ad abbattere alcuni tralicci di sostegno della zona. Il disagio ormai persiste da tempo e colpisce anche tante attività commerciali della zona industriale di Zumpano che si ritrovano senza connessione POS; molti servizi sono sospesi o impossibilitati, come quello di effettuare pagamenti tramite carta di credito e bancomat.
Per qualcuno si tratta di disagi, per altri chiaramente di profitto. Il rame sul mercato nero viene infatti venduto dai 0,40 €/cent ai 6,00 € al kg, in base alla qualità. In passato in Calabria sono state scoperte vere e proprie organizzazioni criminali dedite al furto e allo smaltimento del rame e sono stati sequestrati capitali illeciti a tanti zeri a società legali di copertura, in diverse province spesso sono state prese di mira anche le linee ferroviarie, causando disservizi ben maggiori. Quello che si rischia se scoperti nel tentativo di rubare il rame è la denuncia per furto, ricettazione e interruzione di pubblico servizio ma, avendo a che fare con materiale elettrico, si rischia anche la vita.
La Telecom ha cercato di risolvere la questione sperimentando collegamenti in alluminio e degli esperimenti provati nella zona il più famigerato resta quello di Moccone, nel comune di Spezzano Sila. Alla segnaletica: “Attenzione cavi in alluminio”, posta da Telecom, i ladri hanno attaccato un cordiale avviso: “Tranquilli a noi serve anche l’alluminio”.