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IL SONDAGGIO | San Pietro, quale futuro?

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Febbraio01/ 2014

san pietro covelli

a cura di Francesco Cozza

Voce ai cittadini. San Pietro in Guarano, centro di circa 3mila abitanti ai piedi della Sila e a pochi chilometri da Cosenza, si avvia alle elezioni amministrative. Abbiamo pensato di realizzare un sondaggio telematico fra i cittadini per offrire uno strumento di analisi e comprensione delle problematiche avvertite e delle soluzioni da adottare.

Il campione rappresentativo degli intervistati (il 3,3% degli iscritti alle liste elettorali) è così composto:

campione

COMUNITA’ E’ COMUNICARE Accanto alle problematiche che riguardano notoriamente tutti i paesi simili a questo in una fase così delicata della vita nazionale, appare molto interessante il fatto che per gli intervistati la maggiore problematica avvertita è quella della mancanza di dialogo e collaborazione fra chi si occupa della vita pubblica del paese. Una fetta significativa del campione ritiene anche che ci sia bisogno di un maggiore stimolo all’investimento e una maggiore vitalità della vita sociale:

problematiche

BOCCIATA LA POLITICA C’era da aspettarselo, ma l’ampiezza delle risposte richiama ad una seria presa di coscienza. Governo della cosa pubblica, partiti e associazioni per gli intervistati non riescono a formulare un’attenta analisi delle necessità e dei bisogni avvertiti maggiormente dai cittadini: 

necessit

LE PRIORITA’ Ovviamente il lavoro e i trasporti, siamo sempre in un piccolo centro dell’entroterra calabrese, territorio registrato come il più povero d’Italia dalle ultime rilevazioni dei più importanti istituti di statistica. Spicca però anche una richiesta di maggiore vivibilità, con la cultura l’istruzione, la cura per l’ambiente e il turismo avvertiti come cardini per un’importante fetta degli intervistati:

priorit

DALLA PROTESTA ALLA PROPOSTA Quali sono le possibili soluzioni? Quale la strategia da attuare per rispondere alle criticità avvertite? Per il nostro campione di intervistati bisogna ringiovanire la classe dirigente e guardare all’Unione Europea per il reclutamento di risorse da reinvestire per lo sviluppo. Anche le tradizioni sono individuate come valori da cui ripartire:

strategia

LA VIA DELLLO SVILUPPO Ancora fortemente avvertita la mancanza di lavoro come freno allo sviluppo della comunità, ma secondo il campione di intervistati anche una miglioria delle condizioni del territorio e dei collegamenti, uniti a investimenti su cultura turismo e istruzione potrebbero rappresentare il fatidico volano di crescita per il paese:

sviluppo

LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE Chiude questo primo questionario online su San Pietro in Guarano la tematica della partecipazione, avvertita in maniera largamente maggioritaria come frenata dalla possibilità di incidere nelle decisioni che contano. Non manca la critica alla società civile, spesso percepita come timida rispetto all’impegno politico generamente inteso:

partecipazione

PIU’ PROGETTI CONDIVISI Un modo per uscirne è individuato ancora dalla maggiore collaborazione necessaria e anche da un deficit di comunicazione e organizzazione di chi è impegnato a vari ruoli nell’amministrare la cosa pubblica:

incentivi

VOCE AL POPOLO Infine spazio alle considerazioni libere degli intervistati, raccolte in forma anonima come tutto il resto del sondaggio. Di seguito pubblichiamo le più rappresentative:

 

– Nei piccoli centri come il nostro la compartecipazione di cittadinanza ed amministrazione sulle problematiche sociali dovrebbe essere indispensabile. Praticamente la discussione e il confronto tra cittadinanza e amministrazione dovrebbe essere il fulcro sul quale ruota la corretta gestione di un comune, e quelli con pochi abitanti sono facilitati ed agevolati in questa operazione. Secondo problema è creare interesse e partecipazione nella popolazione, un senso civico che cominci da piccoli, perchè indirizzare un adulto è difficile.

– Il paese di San Pietro in Guarano, come tanti posti uguali a lui, deve concentrarsi su un solo aspetto: l’attrattività. Non solo turistica: serve gente, serve gente nuova, capace di investire sulla sua bellezza e capace di contaminarne la mentalità.

– Negli anni ci si è abituati ad una classe politica scarna di idee e competenze ed oggi ci ritroviamo con una popolazione ormai anestetizzata. Apriamoci verso gli altri paesi limitrofi, cerchiamo le sinergie con gli altri enti, avviciniamoci alla città di cosenza e non chiudiamoci dietro un bieco campanilismo che non porta a nulla. San Pietro è in prognosi riservata, o cambia o muore!!!! Sfrttiamo il nostro territorio per il turismo, promuovere il nostro prodotto tipico… Non sembra ma molto gradito nelle regioni del nord Italia … Constatato personalmente…

– Un suggerimento che mi sento di fare è questo: utilizzare le risorse dei privati per creare un progetto di sviluppo in piena autonomia rivolto alla riqualificazione del centro storico per sfruttare la posizione geografica in termini turistici. Ti starai chiedendo: ma quali risorse? Te lo dico subito. I risparmi dei cittadini depositati presso la posta o le banche sono impiegati da organizzazioni per fini a noi sconosciuti in altri luoghi lontani da noi, quindi per creare sviluppo a livello locale si potrebbero investire, in termini percentuali un 30% di queste risorse, per progetti misti pubblico/privati. Solo così si può creare lavoro a San Pietro in Guarano. Ma se vuoi sapere altro ci vuole più spazio… puntare su ciò che si sa fare, prodotti tipici e di ottima qualità, unire le forze dei singoli in un unica “azienda”, solo cosi potremmo confrontarci in un mercato che premia la qualità.

– Credo che una maggiore partecipazione del popolo nelle scelte non guasterebbe anzi rafforzerebbe l’idea di democrazia tanto sventolata da molti partiti politici. Parliamoci chiaro: il popolo viene a conoscenza delle cose a giochi fatti.

– Sono fermamente convinta che il grave problema del mio paese sia la mancanza di infrastrutture di spazi per il sociale. ….il cittadino non trova modo e spazio per affermare e far crescere le proprie idee… siamo chiusi in uno spazio virtuale freddo e angusto nel quale stiamo lentamente morendo!!!!

– Penso che, San Pietro, come altri paesi di periferia, se vuole sopravvivere e non assistere alla sua lenta agonia, deve darsi una vocazione economica che possa bloccare i flussi in uscita della popolazione (emigrazione, spostamento verso la città, ecc.). O penso che San Pietro possa benissimo, con iniziative adeguate, organizzate con logica imprenditoriale e non di solo volontariato, “buttarsi” nel turismo del benessere che concili arte-tradizione, natura (e i suoi indotti) e cucina sana. Ciò ha delle conseguenze sul piano infrastrutturale. San Pietro deve migliorare il sistema viario e dei trasporti oltre, ovviamente, garantire ottimi servizi di base. è impensabile avviare un processo turistico quando ancora, al 2014, ci sono zone del nostro paese che non hanno acqua.

– Premesso che vivo ormai lontano da San Pietro, quello che ho visto negli ultimi anni è un progressivo allentarsi dei rapporti tra i cittadini: forse quello che manca (oltre a una classe dirigente adeguata ad affrontare realmente i problemi del paese e non a sedersi e crogiolarsi su poltrone senza apportare contributi significativi) è il senso di vita comune. A mio avviso, non è la visibilità “politica” che può risollevare San Pietro. Quello che andrebbe incentivato e amplificato è il sentimento sociale che può dare nuova linfa. Una voglia di fare bene che deve guidare le associazioni e i movimenti, magari con l’aiuto e lo stimolo dell’amministrazione. Riscoprire i valori e le ricchezze del paese attraverso un coinvolgimento di tutti, senza campanilismi e conflitti. è un discorso utopistico, se vogliamo, ma la realtà è che la “guerra tra bande” degli ultimi anni ha portato a un paese senza più identità, dove le poche cose buone rimaste vengono adombrate dal nulla che corre per le strade. San Pietro deve rinascere, ma può farlo solo se i sampietresi rialzano la testa.

– Riduzione degli sprechi di risorse, snellimento procedure burocratiche, intensificazione delle procedure di controllo con ispezioni sul territorio, efficienza e sviluppo tecnologico dei servizi pubblici, esternalizzazione di servizi pubblici affidati a privati residenti nel comune, sviluppo e valorizzazione dei prodotti locali, istituzione di uno sportello europeo per l’erogazione di contributi europei a sostegno delle imprese operanti nel comune, perseguire la linea di collaborazione ed integrazione delle imprese comunali anche con istituzione di consorzi, promuovere la produzione ed il consumo all’interno del comune, onestà, professionalità, impegno, cultura dei politici nell’operare solo per gli interessi ed al benessere della collettività per una società sempre migliore. 

 

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