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Arrivano le piogge: casa tua è al sicuro?

admin
Ottobre16/ 2012

D’accordo, i terremoti non si possono prevenire, ma non vi sembri allarmistico ipotizzare che quest’inverno piova e affermare che il discorso della prevenzione del rischio idrogeologico sia una priorità per tutto il territorio calabrese. Cosa fare? informarsi, basta un click sul sito dell’autorità di bacino territoriale della regione per sapere la consistenza del terreno che hai sotto i piedi in questo momento.

Io abito a San Pietro in Guarano, nella Presila cosentina perciò do un’occhiata. 

 Sabato 28 gennaio 2012 nella sala consiliare di Palazzo Collice i volontari della Protezione civile La Lince di San Pietro in Guarano hanno organizzato un importante momento di educazione civica, parlando del rischio idrogeologico del territorio con la presenza di numerosi esperti. Giova citarne uno su tutti: il noto professor Carlo Tanzi. Introdotta l’attività che svolge questa associazione dai solerti responsabili Salvatore Luca Turano e Pietro Turano, la prima notizia l’ha data il sindaco ospitante, Francesco Acri. “Abbiamo preso decisioni importanti, anche se impopolari. Proprio perché penso che ognuno debba assumersi le proprie responsabilità nel prossimo Piano Strutturale Associato abbiamo stabilito la non edificabilità nelle zone a rischio idrogeologico”. Buona notizia, anche se pare incredibile nel terzo millennio che una cosa del genere non sia scontata, anzi rapporti come quello di Legambiente dimostrano che in Calabria e non solo si continua a costruire dove non si può. Il sindaco ha proseguito soffermandosi sull’importanza di una certa cultura popolare tramontata con la civiltà contadina, tema ripreso da molti degli intervenuti.

Quando è toccato al professor Tanzi parlare la sala ha strabuzzato gli occhi per l’attenzione. Fra autorità e ospiti degli altri paesi, i cittadini in sala erano circa una sessantina. Rischio idrogeologico di San Pietro e dell’hinterland attraverso diapositive molto chiare, spiegate con passione dal geologo. Soprattutto una lezione: “Le frane sono amiche dell’uomo, come tutti i fenomeni naturali. E’ la mano dell’uomo, quando agisce senza criterio, a trasformarle in strumento di morte”. La sala è rimasta molto colpita dall’illustrazioni sulla prevenzione del rischio, in particolare è stato mostrato come alcuni strumenti simili alle spille da balia siano state capaci di avvertire in tempo del crollo di alcune strutture pubbliche. Grazie agli studiosi e all’intervento della Prociv si è potuto sgomberare in tempo al primo piccolo segnale e ci si chiedeva perché non chiederne l’istallazione anche a San Pietro nelle strutture costruite molti anni fa in aree certificate a rischio.

Poi è toccato, fra gli altri interventi, all’architetto Alfonso Quintieri , responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di San Pietro. Ha parlato del Piano di Protezione Civile comunale (che su Internet non riesco a trovare), spiegando diverse problematiche. Una su tutte: San Pietro centro non ha un posto sicuro per allestire un ospedale da campo per eventuali soccorsi (mentre a San Benedetto nel parcheggio del campetto, come a Padula, e a Redipiano nel parcheggio delle Ferrovie). La dice lunga sullo stato delle nostre strutture pubbliche.

admin

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